mercoledì,Giugno 4 2025

Tropea, il fosso San Pietro straripa e la strada per il porto diventa un fiume di fango. Piserà scrive al prefetto: «Serve un tavolo tecnico»

Il consigliere comunale esprime preoccupazione per le condizioni dell'arteria a seguito di giornate di forti piogge: «Mai il canale aveva causato simili criticità. Si analizzino le possibili cause»

Tropea, il fosso San Pietro straripa e la strada per il porto diventa un fiume di fango. Piserà scrive al prefetto: «Serve un tavolo tecnico»

A seguito delle forti piogge che hanno interessato tutta la provincia a marzo e negli scorsi giorni, il fosso San Pietro ha straripato, invadendo la carreggiata della strada che collega la ex Ss 522 al porto turistico di Tropea con fango e detriti, motivo che ha portato alla conseguente chiusura sia pedonale che veicolare.

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A raccogliere l’allarme è stato l’ex consigliere comunale Antonio Piserà che, con una nota stampa, rende noto di aver scritto una lettera al prefetto di Vibo Valentia, Anna Aurora Colosimo, nella quale esprime forte preoccupazione per le condizioni della strada e per le cause di quanto accaduto. «Il fosso San Pietro – scrive l’ex amministratore– secondo la memoria collettiva dei residenti non aveva mai causato simili criticità. Ritengo che gli straripamenti possano essere legati alla mancata manutenzione del canale e al cattivo stato del punto di deflusso sotto la strada, dove il fosso dovrebbe confluire nel torrente La Grazia». Un’ipotesi che trova riscontro nella ”carta di pericolosità idraulica” redatta dall’Autorità di Bacino nell’ottobre 2024.

La richiesta di un tavolo tecnico

Ma non finisce qui. Secondo Piserà, anche le recenti modifiche orografiche del fosso e la realizzazione della nuova arteria tra Drapia e Tropea, potrebbero «aver alterato il naturale deflusso delle acque piovane», aggravando la situazione. Nella sua lettera al Prefetto, l’ex consigliere chiede esplicitamente la convocazione di un tavolo tecnico con la partecipazione di tutti gli enti competenti. Obiettivi: a«nalizzare le cause degli straripamenti, individuare eventuali responsabilità, programmare interventi urgenti di pulizia e manutenzione del fosso e delle infrastrutture circostanti, valutare l’impatto delle modifiche urbanistiche sulla gestione delle acque meteoriche e, soprattutto, prevenire il ripetersi di simili episodi per garantire sicurezza a cittadini e territorio».

La bandiera blu

Piserà non si limita a un appello tecnico ma lancia anche un monito ambientale: «Il perdurare di tale situazione, ogni volta che si dovesse verificare, comporterebbe lo sversamento di fanghiglia in mare, rendendo le acque sporche e non balneabili, vanificando gli sforzi compiuti per ottenere la bandiera blu, riconoscimento recentemente confermato sia per Tropea che per Parghelia». E conclude con un auspicio: che si trovi al più presto una soluzione definitiva, prima che una nuova pioggia trasformi di nuovo l’emergenza in allarme.

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