lunedì,Giugno 30 2025

Il Wwf celebra i 50 anni dell’oasi del lago Angitola con una giornata tra natura, musica e memoria

Appuntamento domani, domenica 1 giugno, con eventi per adulti e bambini, visite guidate, la liberazione di un rapace e un concerto finale per ricordare mezzo secolo di tutela ambientale nel cuore del Parco delle Serre

Il Wwf celebra i 50 anni dell’oasi del lago Angitola con una giornata tra natura, musica e memoria

Domani, domenica 1 giugno, si rinnova un appuntamento caro a tutti quelli che desiderano trascorrere una giornata in armonia con la natura sulle sponde del lago Angitola, oasi di protezione della fauna che fa parte del Parco Regionale delle Serre. Ad organizzarla, come avviene ormai da decenni, Il WWF Vibo Valentia/ Vallata dello Stilaro con i suoi volontari che hanno predisposto un articolato programma per l’evento annuale.

Alla manifestazione ha dato la sua adesione il Parco delle Serre nella persona del direttore Francesco Pititto. I cancelli dell’oasi saranno aperti a partire dalle 9,30, dopo di che sarà possibile partecipare alle visite guidate, frequentare i banchetti con gadget e dove poter aderire all’associazione. Non mancheranno i giochi per i bambini, esperimenti scientifici e il momento tanto atteso della liberazione di un rapace curato dal CRAS di Catanzaro. Dopo il pranzo al sacco, per cui è prevista la prenotazione, la giornata si concluderà con un concerto della violinista Francesca Furfaro, diplomata al Conservatorio di Vibo, della cui orchestra fa parte integrante.

Quest’anno cade inoltre il cinquantesimo anniversario della creazione dell’oasi, che venne istituita con Decreto Regionale nel maggio del 1975. «Sin dai primissimi anni 80 il WWF concentrò le sue attenzioni e il suo impegno per rendere effettivi i vincoli – spiega il WWF Vibo Valentia/Vallata dello Stilaro – a cominciare dal divieto di caccia, con una lotta senza quartiere ai bracconieri che imperversavano, per non parlare delle denunce contro i tagli abusivi, gli incendi, la cementificazione e senza trascurare le attività di educazione ambientale che hanno visto migliaia di studenti e vari gruppi in visita, alla scoperta delle bellezze e del patrimonio naturalistico dell’oasi che bisogna continuare a difendere dalle future minacce».

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