Le tartarughe Caretta caretta scelgono ancora le spiagge vibonesi: trovato un nuovo nido a Parghelia
Il rinvenimento ad opera dei volontari del Circolo Legambiente di Ricadi. La vicinanza alla foce di un corso d'acqua e al porto di Tropea hanno reso necessario lo spostamento delle uova per non mettere a rischio la schiusa

A pochi giorni dal primo ritrovamento di un nido di tartaruga caretta caretta sulla spiaggia del Tono di Ricadi e di un tentativo non andato a buon fine, è arrivato il secondo, rinvenuto su una delle spiagge del comune di Parghelia. Il rinvenimento è avvenuto a seguito del costante pattugliamento che il Circolo Legambiente Ricadi sta effettuando lungo buona parte del litorale vibonese, in questo caso ad opera della giovane socia Anna Landro. Il nido era posizionato nella spiaggia di Vardano, a pochi metri dalla battigia, alla foce dell’omonimo corso d’acqua, quindi a grave rischio per le eventuali mareggiate o il sopraggiungere delle acque in caso di pioggia. La vicinanza al porto di Tropea rappresentava un’ulteriore rischio per l’alta presenza di illuminazione che, in caso di schiusa, avrebbe disorientato i piccoli rendendo vano l’impegno degli ambientalisti. Al fine di scongiurare ogni rischio, i volontari del circolo, unitamente agli esperti di Caretta Calabria Conservation e all’Amministrazione comunale di Parghelia hanno ritenuto opportuno optare per lo spostamento in un luogo più idoneo.
A darne notizia è lo stesso Circolo di Legambiente: «Nel corso della giornata, grazie alla professionalità di Pietro Giovannelli, operatore specializzato titolare di autorizzazione in deroga del Mase, del supporto offerto dal sindaco Antonio Landro e dal vicesindaco Tommaso Belvedere e dall’attivismo dei numerosi soci del Circolo Legambiente Ricadi, si è proceduto alla messa in sicurezza e al trasferimento del nido sulla spiaggia di Riaci che, per l’esperienza maturata, si è rivelata idonea a tal fine. Lo scorso anno, infatti, nello stesso luogo era stato spostato un altro nido la cui collocazione naturale rappresentava un concreto rischio di insuccesso. Grazie alle attenzioni ricevute e alla idoneità del sito è stato possibile ottenere la schiusa di 79 uova che, altrimenti, non sarebbe potuta avvenire. La collocazione del nido nei pressi di un villaggio turistico, lo scorso anno ha tra l’altro generato l’interesse dei villeggianti che hanno collaborato assieme alla proprietà del complesso alberghiero affinché le gestione dello stesso andasse nella giusta direzione. Ciò è servito anche ad infrangere il muro di diffidenza che contraddistingueva molte strutture ricettive e balneari che hanno compreso che la presenza di un nido nei pressi della propria attività è da ritenersi una risorsa».
Un’esperienza positiva che ora Legambiente si augura «possa espandersi all’intera costa al fine di poter raccontare una Calabria migliore e più attenta alla conservazione e alla tutela dei luoghi nel giusto equilibrio tra patrimonio naturalistico e sviluppo economico. Questa ennesima collocazione, la terza nel corso di un’anno, conclama la spiaggia di Riaci, già segnalata dal National Geographic, e altre spiagge del litorale, quale habitat ideale per la nidificazione delle tartarughe marine».