venerdì,Aprile 19 2024

Giovane gufo in difficoltà recuperato nelle campagne di Nicotera

Un cittadino di Limbadi lo ha consegnato al responsabile scientifico del Wwf Paolillo: “Per la prima volta la presenza del rapace viene documentata anche in provincia di Vibo”

Giovane gufo in difficoltà recuperato nelle campagne di Nicotera
Il gufo recuperato

Un eccezionale ritrovamento di un giovane Gufo comune (Asio otus) si è verificato nella mattinata di oggi, 30 maggio, nelle campagne sopra Nicotera. Ad accorgersi della presenza di un giovane rapace notturno, incapace di volare, su un terreno adibito a uliveto, è stato il signor Roberto Tripaldi di Limbadi, che, dopo diverse telefonate a vari enti, è riuscito a contattare il responsabile scientifico del Wwf di Vibo Valentia, Pino Paolillo, al quale il giovane rapace è stato consegnato.

Il naturalista non ha nascosto la propria meraviglia nel trovarsi di fronte non il solito allocco o barbagianni, ma un giovane Gufo comune di poche settimane di vita, privo di alcune penne remiganti e quindi destinato a sicura morte senza il provvidenziale intervento del cittadino limbadese.

Secondo Paolillo: «Il ritrovamento di un esemplare così giovane è la prova che il Gufo comune nidifica anche in provincia di Vibo, fatto finora non documentato prima. Ricordo infatti diversi episodi riguardanti adulti feriti durante il periodo autunno-invernale, ma mai mi era capitato di avere un pulcino dalla provincia di Vibo, a riprova della rarità del fenomeno. La prima nidificazione in Calabria fu accertata nel 1986 in Sila e da allora si sono registrati altri casi in diverse zone della Calabria settentrionale».

Il Gufo è un grande predatore di roditori come arvicole, topi campagnoli, ratti, ma si nutre anche di toporagni e talpe, rivelandosi quindi un utile alleato dell’agricoltore. Il giovane Gufo è solo l’ultimo volatile recuperato e portato in salvo dal Wwf, la cui attività non si è mai fermata neanche durante il pesante lockdown: allocchi, rondoni, gabbiani reali, merli, ghiandaie e gruccioni, sia giovani inetti o adulti feriti, sono stati accuditi prima di essere inviati ai Centri di recupero della fauna selvatica, grazie all’impegno di alcuni volontari dell’associazione.

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