giovedì,Aprile 25 2024

Rifiuti, tra ordinanze e proteste è corsa contro il tempo per scongiurare l’emergenza

In alcune zone di Vibo raccolta ferma da 20 giorni. Oggi i sindaci in protesta a San Pietro Lametino con una colonna di autocompattatori. La Santelli dispone il trasferimento fuori regione

Rifiuti, tra ordinanze e proteste è corsa contro il tempo per scongiurare l’emergenza
I sindaci vibonesi in protesta a San Pietro L.
Cumuli di rifiuti in contrada Vaccaro a Vena Superiore

Si tenta in tutti i modi di scongiurare una nuova emergenza che, in piena estate, potrebbe travolgere i centri abitati della regione, facendoli precipitare in un vero e proprio incubo igienico-sanitario. Le avvisaglie ci sono già tutte e le città medio-grandi mostrano già preoccupanti segnali con cumuli di rifiuti ammassati ovunque, raccolta ferma e situazioni al limite della vivibilità.

Scene ormai comuni nell’area urbana di Reggio Calabria e non dissimili da ciò che si vede a Vibo Valentia dove in alcune zone della città (come nel rione Vaccaro di Vena Superiore) la raccolta è ferma da più di 20 giorni e la spazzatura diventa facile preda di ratti e randagi. Ad incidere nel disservizio la diatriba con l’Ato di Catanzaro – che ha stoppato i conferimenti nell’impianto di San Pietro Lametino per gli automezzi provenienti dal Vibonese – sta facendo sentire in maniera importante le sue ripercussioni. Una circostanza segnata da serrate trattative e diffide che, tuttavia, come ammesso dagli stessi sindaci aderenti all’Ato di Vibo, non hanno sortito alcun effetto. Venute meno le “vie bonarie”, questa mattina si è passati con la manifestazione di protesta indetta davanti all’impianto lametino dai primi cittadini – con in testa il presidente Ato e sindaco di Vibo Maria Limardo – che si sono posti alla guida di una colonna di autocompattatori per reclamare a gran voce la ripresa dei conferimenti. [Continua]

I camion dei comuni vibonesi a San Pietro L.

Anche per fronteggiare questo clima esasperato interviene l’ultimo atto del governatore Jole Santelli che, nell’ordinanza firmata due giorni addietro, supera la gestione degli Ato provinciali e dispone il trasferimento degli scarti di lavorazione in impianti fuori regione “in via d’urgenza e per un periodo non superiore a 90 giorni”.

Il presidente della Regione dà così mandato di procedere – in sostituzione delle Comunità d’Ambito di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia, Crotone e della Città Metropolitana di Reggio Calabria – all’individuazione di impianti extraregionali dove conferire i rifiuti prodotti dagli impianti regionali di trattamento pubblici e privati al servizio del circuito pubblico. I costi aggiuntivi per il trasporto ed il trattamento dei rifiuti fuori regione saranno anticipati dalla Regione, ma in seguito saranno messi a carico dei Comuni.

Sindaci vibonesi a San Pietro Lametino

Il richiamo alle difficoltà registratesi nel Vibonese si evidenzia nel passaggio in cui si spiega che “i tempi necessari per l’attivazione discarica di Castrovillari e i tempi necessari per la conclusione dei lavori sulle discariche di Lamezia e di Melicuccà hanno determinato il persistere di situazioni di criticità, come frequentemente documentato dalle missive inviate dalla Comunità d’Ambito di Vibo Valentia, dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria nonché in, ultimo, nella data del 1 luglio 2020, dalla missiva di protesta dei sindaci della provincia di Vibo Valentia”.

Il tempo stringe, l’afa estiva incombe ed è corsa contro il tempo per scongiurare quelle scene già viste evitando di mettere a rischio la salute pubblica ed offrire ai turisti l’ennesimo spettacolo indecoroso nei centri costieri e nelle mete di vacanza.  

Emergenza rifiuti, i sindaci vibonesi portano i camion a San Pietro Lametino

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