venerdì,Aprile 19 2024

Scatta l’“Operazione Timpa Janca”, sinergia tra aziende per rimuovere i rifiuti dalla spiaggia

Dopo l’articolo de Il Vibonese sul “naufrago” Raffaele Massaria, che da anni si prende cura del tratto di litorale raccogliendo la spazzatura, il gruppo LaC-Pubbliemme ha promosso una campagna di sensibilizzazione a cui hanno aderito la Dusty e due diving center

Scatta l’“Operazione Timpa Janca”, sinergia tra aziende per rimuovere i rifiuti dalla spiaggia

Scatta l’“Operazione Timpa Janca”, per pulire una delle spiagge più belle (ma quasi inaccessibile) della costa vibonese, a poche centinaia di metri dal porto di Vibo Marina. La vicenda del “naufrago” Raffaele Massaria, l’artista naif che passa gran parte del suo tempo in solitudine su questa spiaggia cercando di difenderla dal degrado e realizzando totem di sassi, ha molto colpito i nostri lettori.

A migliaia hanno letto e apprezzato l’articolo de ilvibonese.it nel quale abbiamo raccontato la storia di Raffaele e della sua battaglia quotidiana contro i rifiuti che il mare porta sull’arenile. Il gruppo LaC-Pubbliemme ha quindi promosso una campagna di sensibilizzazione a cui ha immediatamente aderito la Dusty Srl, che si occupa della raccolta dei rifiuti a Vibo Valentia.

In particolare, il coordinatore territoriale della società, Rino Farfaglia, ha organizzato un intervento speciale, anche con l’ausilio di barche che consentiranno di portare via i rifiuti e i detriti raccolti nel frattempo dagli operatori che puliranno l’arenile.

All’iniziativa hanno risposto con entusiasmo anche alcuni subacquei del Frogman team Diving di Leonardo D’Orrico (Briatico) e del Bluemotion diving Center di Antonio Sgró e Nico Paone (Pizzo), che insieme ad altri appassionati di immersioni perlustreranno il fondale antistante Timpa Janca per monitorare il suo stato di salute e individuare eventuali rifiuti che provvederanno a rimuovere.

L’operazione di pulizia si effettuerà domani, sabato 9 settembre, anche se l’ultima parola spetta alle condizioni meteorologiche, che devono essere ovviamente favorevoli per consentire l’utilizzo delle barche e l’intervento dei subacquei. Noi ci saremo per raccontarvi com’è andata.

LEGGI QUI LA STORIA DI RAFFAELE MASSARIA E DEI SUOI TOTEM

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