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Continua ad essere oggetto di attenzione da parte della Guardia di Finanza di Vibo Valentia il depuratore consortile di località Argani a Tropea, gestito dalla CalProgetti di Vibo in cui confluisce anche parte del Comune di Ricadi. Stamane, a oltre un anno di distanza dall’ultima ispezione, i militari sono infatti tornati sull’impianto per controllare la presenza eccessiva di fanghi che a quanto pare ancora insistono sulla terza linea e la vasca di digestione. L’impianto consortile di depurazione sia nel 2022 che nel 2023 è stato oggetto da parte delle Forze dell’Ordine di ispezioni e controlli per fanghi non smaltiti. Perlustrazioni effettuate anche dalla Capitaneria di porto di Vibo Marina, nel 2022, proprio per verificare lo svuotamento delle vasche dai sedimenti.
A seguito di ciò, un massiccio intervento da parte della Regione, a «tutela dell’ambiente e del benessere della comunità locale, questioni al centro delle azioni amministrative», avevano fatto sapere all’epoca i commissari straordinari del Comune di Tropea, c’era già stato nel giugno 2022 ad opera del dipartimento “Territorio e tutela dell’ambiente” della Regione Calabria. Un intervento definito «urgente» dalla stessa triade commissariale per «l’efficientamento sia del depuratore che delle stazioni di sollevamento SD3 “Carabinieri” e SD3 bis “Esso”». Tra giugno e luglio del 2022 infatti, la ditta Ecopiana, su incarico della Regione, ha smaltito circa 2200 metri cubi di fanghi e circa 20 tonnellate di sabbie dall’impianto.

