venerdì,Aprile 26 2024

Filogaso, i cuccioli salvati dai carabinieri cercano casa

Una storia di abbandono per la quale il lieto fine tarda ad arrivare. Strappati alla mamma a pochi giorni di vita, sono stati allevati dalla volontaria Natalie Barba

Filogaso, i cuccioli salvati dai carabinieri cercano casa

Erano stati recuperati all’interno di una cassetta della frutta, lungo la strada che collega Maierato a Filogaso. Un percorso isolato, nelle campagne, dove sicuramente sarebbero morti di fame e di freddo. I tre cuccioli, neanche 15 giorni di vita, erano stati presi in carico dai carabinieri, diretti dal maresciallo Giuseppe Cozzo. Sfamati più volte al giorno da Natalie Barba – volontaria contattata in quanto l’intervento del veterinario reperibile dell’Asl non era stato attivato – cercano adesso casa: «Uno di loro – riferisce – ha le zampette tranciate, non si sa quale sia stata la sua storia e cosa sia successo, di sicuro avrà sofferto tantissimo».

Uno spaccato di quotidianità come tanti nel Vibonese, per la quale il lieto fine è tutto da scrivere. Un’ennesima vicenda di abbandono che rischiava di rimanere sottotraccia. I cuccioli, strappati alla mamma, non avevano possibilità di sopravvivere, mentre quest’ultima, con il latte nelle mammelle, avrà certamente contratto un’infezione: «Un  gesto da incivili, persone insensibili che non pensano all’animale come essere simile a noi, con simili necessità. I calabresi – dice Natalie – devono aprire la mente e il cuore per evitare che episodi del genere non accadano più». A poco serve la durezza della legge: abbandono e maltrattamenti di animali sono reati punibili con l’arresto o con il pagamento di un’ammenda da mille a 10mila euro, i casi continuano a moltiplicarsi: «Gli enti dovrebbero imporre la sterilizzazione (secondo degli studi sterilizzando una femmina si evitano 70mila nuovi randagi, questo è il numero di discendenti che un cane o un gatto non sterilizzato è in grado di mettere in circolazionein soli 6 anni) e la microchippatura dei cani presenti sul territorio, in modo che vengano censiti e registrati».

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