venerdì,Aprile 19 2024

Reparto prevenzione crimine a rischio depotenziamento a Vibo, l’allarme della Consap

L’ufficio di Polizia potrebbe rimanere fuori dalla ricollocazione delle Unità operative di primo intervento. A tal proposito il sindacato ha incontrato nei giorni scorsi il questore Grassi

Reparto prevenzione crimine a rischio depotenziamento a Vibo, l’allarme della Consap

A seguito dell’incontro tenutosi a Roma il 29 maggio scorso, inerente la ricollocazione funzionale delle Unità operative di primo intervento (Uopi), costituite in seno ai Reparti prevenzione crimine e da personale ben addestrato e pronto ad intervenire in caso di situazioni di estrema necessità, il rappresentante del coordinamento Rpc della Confederazione sindacale autonoma di Polizia (Consap) Garro e il segretario provinciale della stessa sigla di categoria Pizzirusso, hanno incontrato il questore di Vibo Valentia, Andrea Grassi, per informarlo su quanto discusso al tavolo delle trattative e sul serio rischio che la Calabria venga tagliata fuori dal progetto Uopi nonostante la presenza di ben tre sedi Rpc. «L’incontro – si legge in una nota -, all’insegna della massima cordialità e rispetto delle reciproche funzioni, aveva l’obiettivo di chiedere al questore un supporto concreto con i vertici della Polizia di Stato a sostegno della volontà di questa organizzazione sindacale di raggiungere il risultato di avere anche in Calabria le Uopi prima che sia troppo tardi». Il questore «ha espresso vivo apprezzamento per l’iniziativa e per l’obiettivo che la nostra organizzazione sindacale sta cercando di perseguire». E’ intenzione della Consap «non mollare cercando di catalizzare l’attenzione anche delle altre forze sociali sull’argomento per evitare che la nostra regione, essendo terra notoriamente ad alto rischio criminalità e non scevra da problemi di natura terroristica, sia esclusa dall’istituzionalizzazione di gruppi specializzati che, nel caso di particolari esigenze, dovrebbero intervenire da reparti di città più lontane con evidente pregiudizio del servizio stesso o addirittura da altre Forze di Polizia».

 

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