venerdì,Marzo 29 2024

Decesso dell’avvocato Maria Rosaria Turcaloro, necessaria una perizia collegiale

Dinanzi al gup del Tribunale di Vibo, la richiesta dell’avvocato Luigi La Scala alla luce delle contrastanti conclusioni delle consulenze del pm e delle persone offese

Decesso dell’avvocato Maria Rosaria Turcaloro, necessaria una perizia collegiale

Un medico specialista in medicina di chirurgia d’accettazione e d’urgenza ed un medico specializzato in neurochirurgia per affiancare il consulente del gup, ovvero il professore Giulio Di Mizio. E’ la richiesta avanzata dall’avvocato Luigi La Scala, difensore del dottore Giuseppe Scarmozzino, nel procedimento aperto per far luce sul decesso dell’avvocato Maria Rosaria Turcaloro, 45 anni, la sfortunata e stimata penalista deceduta il 12 giugno dello scorso anno dopo un incidente stradale. L’avvocato Luigi La Scala, pur riconoscendo la necessità di un incidente probatorio, ha chiesto al gup del Tribunale di Vibo Valentia, Graziamaria Monaco, di estendere la nomina del professore Di Mizio ad un collegio di periti. Questo perché dall’esame delle consulenze (del pm e delle persone offese) si è giunti – ha rilevato sempre l’avvocato La Scala – a conclusioni contrastanti. La richiesta della difesa è apparsa quindi indispensabile per dirimire il contrasto fra le due consulenze soprattutto alla luce del fatto che la prima perizia del pubblico ministero ha escluso profili di responsabilità in capo agli indagati – l’altro è il medico Ferdinando Rombolà, 50 anni, di Tropea – nel decesso dell’avvocato Maria Rosaria Turcaloro che, dopo l’incidente in auto a Soriano, si era recata al Pronto Soccorso dell’ospedale di Vibo Valentia. Dopo essere uscita dalla sala raggi, l’avvocato Turcaloro aveva avvertito un malore per via di un ematoma cerebrale. Immediata la corsa verso l’ospedale di Catanzaro dove era stata operata per la riduzione della massa di sangue alla testa. Sulla richiesta avanzata dall’avvocato La Scala, e quindi sulla nomina di due periti che andranno ad affiancare il professore Di Mizio, il gup Graziamaria Monaco si è riservata la decisione pur anticipando la necessità di una loro presenza. In difesa di Ferdinando Rombolà, altro sanitario che insieme a Scaramozzino ha prestato le prime cure all’ospedale di Vibo all’avvocato Maria Rosaria Turcaloro, è intervenuto l’avvocato Giuseppe Rombolà. La parte civile è invece rappresentata dall’avvocato Domenico Turcaloro, fratello di Maria Rosaria.   LEGGI ANCHE: Decesso dell’avvocato Maria Rosaria Turcaloro: aperta un’inchiesta

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