Cimitero degli orrori a Tropea, due indagati lasciano i domiciliari

Francesco Trecate, Salvatore Trecate, Roberto Contartese

Lasciano gli arresti domiciliari per l’obbligo di dimora nel comune di residenza, con divieto di uscire di casa dalle ore 20 alle 7 del mattino, Francesco Trecate, 62 anni, custode del cimitero di Tropea e dipendente comunale e Salvatore Trecate, 38 anni (figlio di Francesco), coinvolti nello scandalo della distruzione dei cadaveri all’interno del cimitero di Tropea. Il gip del Tribunale di Vibo, Francesca Del Vecchio, ha accolto in tal senso un’istanza dell’avvocato Giuseppe Di Renzo basata sull’affievolimento delle esigenze cautelari. Nei confronti dei due Trecate e di Roberto Contartese, il pm della procura di Vibo Valentia, Concettina Iannazzo, ha già chiesto al gup il rinvio a giudizio. L’udienza preliminare è stata fissata per il 7 ottobre prossimo. Gli vengono contestati i reati di associazione a delinquere, violazione di sepolcri (in almeno 8 casi di defunti identificati, più altre 16 tombe di persone non identificate) distruzione e soppressione di cadaveri (altri sette cadaveri sezionati con martello e seghetto). Ai tre indagati viene poi contestato di aver appiccato il fuoco ai rifiuti prodotti con le precedenti condotte finalizzate alla distruzione dei cadaveri. 

Francesco Trecate è lo zio dell’attuale assessore del Comune di Tropea, Greta Trecate. Salvatore Trecate è invece primo cugino dell’assessore. Il Comune di Tropea nell’inchiesta è indicato quale parte lesa ed in tal senso l’ente ha già deliberato (con l’assenza in giunta al momento del voto dell’assessore Greta Trecate) di volersi costituire parte civile. Anche l’assessore ai servizi cimiteriali del Comune di Tropea, Erminia Graziano, era assente dal voto della delibera per la costituzione di parte civile. Il figlio, Francesco Muscia, assiste (unitamente all’avvocato Giovanni Vecchio) l’indagato Roberto Contartese. Il sindaco, Giovanni Macrì, nel settembre del 2019 aveva concesso una pubblica benemerenza per “abnegazione al lavoro” a Francesco Trecate.

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