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Il mare vibonese nel brano di Marianna, “cervello in fuga” con la passione per la musica -VIDEO

I paesaggi di Vibo Marina e Pizzo nel lavoro artistico della ricercatrice impegnata in Inghilterra in un dottorato: «È stato un modo per avvicinarmi a casa»

Il mare vibonese nel brano di Marianna, “cervello in fuga” con la passione per la musica -VIDEO

Paesaggi di particolare bellezza e parole in versi trasformate in musica. Un connubio che convince quello di “New wave” brano realizzato da Marianna Bottiglieri, giovane ricercatrice vibonese attualmente impegnata oltre il Canale della Manica. Un modo per promuovere anche la propria terra, con il suo mare e le sue spiagge, per sentirla più vicina dopo mesi e mesi di lontananza “forzata” anche a causa della pandemia.

Il mare di Vibo Marina e Pizzo

«Le onde passano», recita la canzone. Così come il tempo, la paura per un futuro ancora troppo incerto. In questo intramezzo sospeso, ci cerca rifugio nei luoghi scovati on the road, tra il Nord Est dell’Inghilterra (Durham, Bamburgh Castle, Tynemouth, Whitley Bay, Sunderland) e la Calabria, col mare di Vibo Marina e Pizzo Calabro. Qualche tappa di questo particolare viaggio passa anche da Capri e Laveno-Mombello (Lago Maggiore).

Il lockdown nel Regno Unito

Il mare è il filo conduttore: «Per “New wave” avevo iniziato a filmare il litorale del Regno Unito, perché era l’unico vicino, ovviamente. Poi – spiega Marianna, in arte Marylin Mezzo- mi è venuto in mente che il mare calabrese sarebbe stato anche più bello. Mia madre, Lucia Quattrocchi, ama girare foto e video del territorio per valorizzarlo. Ho chiesto a lei se avesse del materiale. Per me è stato un modo di avvicinare la bellezza in cui vivevo a quella di casa, in un periodo difficile. Poi essendo di origini campane ho anche recuperato un video di Capri da un mio amico, Alfredo».

Il brano New wave

Il video musicale è un modo per mettere insieme tante tappe di un percorso umano e professionale in perenne crescita: «Sono di origini napoletane ma ho vissuto in Calabria, a Vibo, buona parte dell’infanzia e l’adolescenza. Poi sono andata via per studiare psicologia. Ho completato gli studi a Milano e ho lavorato qualche anno come psicologa. Mi trovavo benissimo, ma – conferma – il mio sogno era intraprendere un dottorato di ricerca. Sono sempre stata appassionata di sport, gioco a calcio da una vita».

La borsa di studio e l’esperienza in Inghilterra

Quindi, la svolta: «Ho vinto una borsa di studio di tre anni per un dottorato in psicologia dello sport, in Inghilterra, e sono partita. Sarei un “cervello in fuga”, lo dico un po’ con rammarico». In questo viaggio, un ruolo decisivo lo scrive l’arte. La scrittura in rima è un amore che viene da lontano, sin dai tempi del Liceo classico (il Morelli di Vibo Valentia) «e la musica mi piace crearla in italiano».

Marianna fa parte della band La Syndrome, «ma il gruppo è di Milano ed io vivo nel Regno Unito. Durante il secondo lockdown, che in Inghilterra è durato mesi, ho sentito un po’ il bisogno di evadere e fare qualcosa per me. Avevo già qualche strumento a casa, ho comprato attrezzatura per la registrazione e ho allestito una stanza “musicale”». I brani nascono così, senza grandi progetti alle spalle. Arrivano improvvisi, come onde del mare: «Non avevo pensato di “lanciarli”», confessa, «poi mi sono piaciuti e li

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