lunedì,Maggio 20 2024

Incendio a Paravati, la ditta di vini: «Il fuoco propagatosi da tubi non nostri»

Le fiamme si sarebbero diramate da materiale posto nelle vicinanze dall’impresa che sta svolgendo i lavori sulla strada. Ieri a fuoco anche il Parco. Le dure parole del sindaco

Incendio a Paravati, la ditta di vini: «Il fuoco propagatosi da tubi non nostri»
L'area interessata dall'incendio a Paravati

L’incendio del Parco archeologico

Approfondimenti in corso per quanto riguarda l’incendio che all’una di mercoledì ha distrutto un camion e altro materiale presenti all’esterno del fabbricato che ospita una ditta per la produzione di vini. Nello specifico, si sta cercando di capire da dove sia partito il rogo e a chi fosse indirizzato il presunto atto intimidatorio. Oltre all’autotreno e al materiale presente al suo interno e in alcuni container – tutti di proprietà dell’azienda vinicola – nell’incendio sono infatti andati distrutti anche alcuni tubi in polietilene temporaneamente depositati nelle vicinanze da un’impresa edile che sta svolgendo dei lavori sulla via Messina, attualmente chiusa al transito. Da qui l’importanza di capire da dove sia partito l’innesco. «Il fuoco – spiega il titolare dell’azienda vinicola – così come testimoniato da miei collaboratori presenti in quei concitati momenti, è divampato nella mia proprietà danneggiando quanto già elencato, poiché sono andati a fuoco alcuni tubi in plastica destinati al rifacimento stradale della via Messina, appartenenti all’azienda che sta svolgendo i lavori, e solo successivamente le fiamme hanno coinvolto quanto da me già elencato. I tubi in plastica dell’azienda che si sta occupando del rifacimento del manto stradale – prosegue – si trovavano su pubblica via, ma comunque adiacenti e di fronte al mio camion. Per questo motivo uno dei miei collaboratori non è riuscito a spostare l’automezzo ed evitare che venisse completamente divorato dalle fiamme, proprio poiché i tubi incendiati ne bloccavano il transito». [Continua in basso]

A confermare che il rogo sarebbe partito a seguito dell’incendio delle tubazioni non di proprietà della ditta vinicola, ma altresì dell’impresa che sta eseguendo i lavori in zona, ci sarebbero anche diversi testimoni oculari che abitano nelle vicinanze e che hanno vissuto le varie fasi dell’incendio. L’ultima parola toccherà adesso alle Forze dell’ordine che in queste ore stanno svolgendo le indagini. Sull’episodio, arriva l’attestato di solidarietà alle aziende che hanno subito danni da parte del sindaco Salvatore Fortunato Giordano. «Al di là di tutto – sottolinea il primo cittadino di Mileto – il fatto riveste una gravità inaudita, perché mette in difficoltà in un momento già di per se critico ditte che con passione e grande sacrificio producono occupazione e sviluppo per l’intero territorio. A loro esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà. La speranza è che gli autori di questo riprovevole gesto vengano individuati e puniti, in modo che fatti del genere non si ripetano più, mettendo in subbuglio e pericolo un’intera comunità».  Danni più gravi sono stati scongiurati nell’occasione dai vigili del fuoco, i quali nella giornata di ieri sono nuovamente dovuti intervenire sul territorio comunale di Mileto. In questo caso, hanno dovuto spegnere un incendio diramatosi in pieno giorno, per cause ancora da accertare, all’interno del Parco archeologico medievale della città antica. Un episodio anche in questo caso stigmatizzato dal sindaco Giordano.    

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