venerdì,Aprile 26 2024

Inquietante episodio contro il Maranathà, incendiato il cancello

Il Centro di prima accoglienza e recupero per tossicodipendenti di Mileto, presieduto da don Domenico Dicarlo, nel mirino di ignoti malviventi. Indagano i carabinieri 

Inquietante episodio contro il Maranathà, incendiato il cancello

Episodio inquietante domenica sera a Mileto. Mancava poco alle 21, quando ignoti, molto probabilmente a bordo di un furgone, si sono fermati davanti al cancello secondario del Centro di prima accoglienza e di recupero per tossicodipendenti “Maranathà”, situato in località “Martidi”, cospargendolo di benzina e dandolo successivamente alle fiamme, prima di darsi alla fuga. Ad accorgersi del fuoco che si stava propagando dall’ingresso situato sul tratto provinciale della Mileto-Dinami e a lanciare l’allarme sono stati alcuni giovani ospiti della struttura. Sul posto, allertati dai responsabili del Centro, sono prontamente giunti i carabinieri della locale Stazione guidata dal maresciallo Alessandro Demuru, i quali hanno successivamente richiesto l’intervento di un’unità mobile del comando provinciale dei vigili del fuoco di Vibo Valentia per domare l’incendio. Alla fine, a subire danni è stato il solo cancello in ferro che porta all’officina, alla stalla e al terreno circostante che ospita gli animali da pascolo utilizzati dal Centro a fini prettamente terapeutici. Resta la gravità del gesto, molto probabilmente di natura intimidatoria. Non è la prima volta, infatti, che la realtà che opera nel campo delle tossicodipendenze entra nel mirino dei malviventi. Circa quattro anni  fa qualcuno ha cercato di impadronirsi di una motozappa e di altri attrezzi depositati nell’officina, tentativo sventato da alcuni ospiti rumeni, accorsi sul luogo dell’evento dopo essere stati svegliati dall’abbaiare dei cani e dai rumori provenienti dal vicino edificio. Ancora prima, ignoti hanno addirittura rubato alcuni degli animali da pascolo. Il Maranathà è presieduto dal parroco della cattedrale di Mileto don Domenico Dicarlo. Il sacerdote, da sempre in prima linea al fianco degli ultimi e nella lotta al malaffare, poche settimane fa aveva denunciato nel programma televisivo “Le Iene” di aver ricevuto minacce nell’ambito dell’omicidio del 15enne Francesco Prestia Lamberti. Successivamente, dalle pagine de “Il Vibonese.it”, aveva espresso tutto il suo apprezzamento per l’operato degli organi inquirenti e delle forze dell’ordine, chiedendo a gran voce di rompere il muro di omertà anche sulla scomparsa del povero Francesco Vangeli, il giovane di Scaliti di Filandari di cui si sono purtroppo perse le tracce.          

 

 

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