venerdì,Aprile 19 2024

Tra i palazzoni e le ciminiere dismesse rifiorisce lo Stadio Marzano di Vibo Marina

Grazie ad un intervento di circa 450mila euro, ottenuti in parte dal Credito sportivo e in parte da sottoscrizioni private, la casa della società Boys Marinate diventa uno degli impianti più all’avanguardia di tutta la provincia 

Tra i palazzoni e le ciminiere dismesse rifiorisce lo Stadio Marzano di Vibo Marina

Rifiorisce lo storico stadio Marzano di Vibo Marina. La “casa” della società Boys Marinate – che raccogliendo la tradizione calcistica delle squadre locali, dal 1997 schiera bambini e ragazzi del luogo nelle categorie giovanili – è stato oggetto di importanti lavori di ristrutturazione. Lavori che hanno visto il rifacimento del sistema di drenaggio e di raccolta delle acque, il posizionamento di una superficie di gioco in erba sintetica nonché interventi di riammodernamento degli spogliatoi, della recinzione e dei cancelli, di adeguamento dell’impiantistica e delle aree attigue all’impianto. Il tutto grazie ad un investimento di circa 450mila euro finanziato in parte da un mutuo acceso con il Credito sportivo (280mila euro da restituire in 8 anni) e in parte grazie ad una campagna di sottoscrizione tra privati che ha consentito di raggiungere la somma di 170mila euro. A gestire l’operazione una società creata ad hoc, la Vibo gestioni sportive Srl, presieduta dal commercialista Piero Sorrentino che è anche tesoriere della Boys Marinate, società che aveva a sua volta ottenuto in gestione l’impianto sportivo dal Comune di Vibo per 10 anni, con l’impegno di effettuare interventi di miglioramento. Esempio, dunque, di una virtuosa partnership pubblico-privato che ha consentito di dare vita ad un impianto unico nel suo genere in provincia di Vibo Valentia, che si è dotato così di una superficie di gioco all’avanguardia ed ha già attirato l’interesse della Vibonese calcio. La società rossoblù lo utilizzerà infatti per gli allenamenti e gli impegni ufficiali delle formazioni del settore giovanile. Il progetto prevede ancora ulteriori interventi per la realizzazione di un campo di calcio a 5 e tennis, puntando a divenire un centro sportivo di eccellenza per tutto il comprensorio. 

Una notizia positiva, quindi, per il territorio vibonese da sempre in deficit di strutture per quanto attiene la pratica sportiva. Ne è convinto lo stesso Sorrentino, principale fautore di quella che definisce una “pazzia calcolata” divenuta realtà grazie ad una «decina di amici che hanno creduto nel progetto, entrando a far parte della Srl e finanziando, ognuno per la propria disponibilità, questo intervento». Società che in otto anni dovrà rimborsare in rate semestrali il Credito sportivo dei 280mila euro concessi – che con gli interessi lieviteranno intorno ai 320mila euro – attraverso il fitto del campo alle società sportive, le prenotazioni dei privati (prevista anche l’apposizione di tracciature amovibili per ricavare due campi da calcio a 8), la vendita degli spazi pubblicitari, i ricavi del piccolo punto ristoro in via di allestimento. «Nessuno tra quanti hanno contribuito – spiega Sorrentino – mira a guadagnarci, bensì l’obiettivo è quello di far crescere il territorio sul piano sociale e su quello delle infrastrutture sportive, settore nel quale il Vibonese è davvero ancora molto indietro rispetto a realtà più avanzate come il Reggino e il Cosentino ma anche alla vicina Lamezia Terme». Un risultato, la “pazzia” di Sorrentino e soci, lo ha di certo già ottenuto. «Sull’onda dell’entusiasmo – ha spiegato ancora a Il Vibonese – persone di tutte le età hanno riscoperto il piacere di giocare a calcio su un campo da 11. Solo questa mattina in campo ho visto persone di 65 anni alternarsi a ragazzi diciottenni di Vibo Marina, Pizzo e di tutto il circondario. E questa è veramente una gran bella soddisfazione». Nei prossimi giorni, appena effettuate le ultime rifiniture, il campo verrà inaugurato ufficialmente alla presenza di autorità locali e regionali. Nel deserto di sconforto e disillusione che pervade la città, un prato verde come la speranza spicca tra i palazzoni e le ciminiere delle fabbriche dismesse. È la visione dei singoli, l’ambizione dei “pazzi”, che prende forma. Senza attendere la manna dal Cielo, anche nell’ultima provincia d’Italia c’è chi si rimbocca le maniche e mette sostanza ai sogni di un ragazzino in calzoncini che corre dietro a un pallone.  

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