“Il fenomeno delle opere incompiute o inutilizzabili è tanto diffuso quanto grave sia in termini di spreco di risorse finanziarie che di detrimento dell’immagine della pubblica amministrazione, non facilmente perseguibile per svariati motivi tra cui anche la difficoltà ad agire tempestivamente”. Lo scrive, nella relazione pronunciata oggi nella cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti calabrese, il procuratore regionale contabile, Rossella Scerbo. Nella relazione viene, in particolare, segnalato il caso della Strada del Mare dove vi è stata “una progettazione lacunosa e illegittimità procedurali con la mancata acquisizione dei necessari pareri e autorizzazioni, per un danno ammontante a 10,5 milioni di euro e per una sovracontabilizzazione dei lavori realizzati con conseguenti pagamenti di Sal all’impresa esecutrice per importi maggiori rispetto ai lavori effettivamente realizzati per un ulteriore danno pari a 4,8 milioni di euro”.
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