giovedì,Marzo 28 2024

Corruzione: la Procura di Vibo ottiene il processo per Gianluca Callipo

Insieme all’ex sindaco di Pizzo, accusato pure di tentata concussione, rinviati a giudizio l’avvocato ed imprenditore Vincenzo Renda e due dirigenti del Comune di Pizzo accusati di altri reati. Inchiesta della Guardia di finanza e del pm Concettina Iannazzo

Corruzione: la Procura di Vibo ottiene il processo per Gianluca Callipo
Gianluca Callipo

Rinvio a giudizio per l’ex sindaco di Pizzo Calabro Gianluca Callipo, 39 anni, per l’avvocato ed imprenditore Vincenzo Renda, 50 anni, di Vibo Valentia e per due dirigenti del Comune di Pizzo: Nicola Donato, 55 anni, di Vibo, e Nicola Vasta, 64 anni, di Curinga. E’ quanto deciso dal gup del Tribunale di Vibo Valentia, Marina Russo, in accoglimento di una richiesta del pm Filomena Aliberti che ha sostituito oggi il pm titolare dell’inchiesta Concettina Iannazzo. Il processo è stato fissato dal gup per il 16 novembre prossimo dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia. [Continua in basso]

Il reato di tentata concussione viene contestato al solo Gianluca Callipo. Secondo l’accusa, nella sua qualità di sindaco del Comune di Pizzo avrebbe abusato dei suoi poteri ponendo in essere diverse e reiterate condotte consistenti nell’impedire di fatto a Eugenio Russo di poter utilizzare proficuamente l’area demaniale sita nel comune di Pizzo oggetto di una licenza rilasciata il 7 giugno 2010, nella quale lo stesso era subentrato il 30 giugno 2010, e nella specie chiedendo alla persona offesa di spostare la concessione in altra area”. Il sindaco è quindi accusato di aver “omesso di rispondere alle varie istanze presentate nel corso degli anni dalla persona offesa inviando i vigili urbani, senza alcuna ordinanza, per bloccare i lavori di posizionamento dei pali di delimitazione dell’area oggetto di concessione”. Avrebbe altresì paventato provvedimenti di “revoca della concessione demaniale ovvero atti che avrebbero di fatto impedito il godimento della concessione, ponendo in essere atti idonei a costringere Eugenio Russo a spostare la concessione su altra area o, comunque, a rinunciare al godimento della stessa non pervenendo alla consumazione del delitto per la strenua resistenza opposta dalla persona offesa”. Tali condotte coprono un arco temporale che va dal dicembre 2014 al luglio 2019.

Vincenzo Renda

Corruzione è invece il reato contestato in concorso a Gianluca Callipo ed all’imprenditore Vincenzo Renda. Quest’ultimo in qualità di legale rappresentante della ditta “Genco Carmela e figli srl”, titolare della struttura ricettiva “Galia Luxury Hotel” è accusato di aver “elargito plurime utilità a Gianluca Callipo, sindaco del Comune di Pizzo, pubblico ufficiale – sostiene l’accusa – corrotto”. Tali utilità – si legge nel capo di imputazione – sarebbero consistite in acquisto di merce per complessivi 618.677,91 euro presso la ditta Callipo srl della quale Gianluca Callipo è socio. Nella struttura di Vincenzo Renda – ad avviso del pm Iannazzo e della Guardia di finanza – sarebbe poi stata assunta “Maria Teresa Colistra, cognata di Callipo”. Quindi la promessa di assunzioni nelle strutture ricettive di Renda “di altri soggetti segnalati dal primo cittadino” di Pizzo che in cambio avrebbe compiuto “atti contrari ai propri doveri d’ufficio” impartendo anche direttive sulla politica di gestione del territorio condizionando l’operato dei dirigenti del Comune di Pizzo che sarebbero stati dallo stesso “istigati a porre in essere altre condotte”. Il tutto al fine di permettere al “corruttore Renda di godere, anche in mancanza di titoli abilitativi, di una porzione di arenile con annessa spiaggia sita a Pizzo quale unica area fronte mare rispetto alla struttura ricettiva Galia Luxury Hotel già oggetto di licenza demaniale rilasciata dal Comune nella quale Eugenio Russo era subentrato il 30 giugno 2010. Tale contestazione copre un arco temporale che va dal febbraio 2019 al dicembre 2019. [Continua in basso]

Il reato di abuso d’ufficio viene poi contestato ai dirigenti  dell’Urbanistica del Comune di PizzoNicola Donato e Nicola Vasta poiché – secondo l’accusa – su istigazione del sindaco Gianluca Callipo avrebbero “intenzionalmente omesso di evadere le istanze di sua competenza presentate da Eugenio Russo in relazione al godimento della concessione demaniale al solo fine di procrastinare l’esito e cagionare a Russo un danno ingiusto”. Tale contestazione copre un arco temporale ricompresa fra febbraio e luglio 2019.

Infine, l’accusa di concorso in abuso d’ufficio viene contestata a Gianluca Callipo e Nicola Vasta per aver procurato – secondo l’accusa – un ingiusto vantaggio patrimoniale ad un architetto tedesco titolare di un hotel a Pizzo e di una nuova struttura ricettiva (sempre a Pizzo). Gianluca Callipo, unitamente al responsabile del servizio Urbanistica del Comune di Pizzo Nicola Vasta, è infatti indagato per concorso in abuso d’ufficio per aver procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale all’architetto tedesco Dora Jutta Maden (non indagato), amministratore unico del “Piccolo Grand Hotel srl” di Pizzo in via Chiaravalloti e della nuova struttura ricettiva “Beach Club”, sita sempre a Pizzo in via De Gasperi.

Callipo e Vasta avrebbero procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale consistente nel rilascio alla struttura “Beach Club” della concessione demaniale di una porzione di spiaggia. Più precisamente – ad avviso della Guardia di Finanza e della Procura di Vibo – la concessione veniva di fatto rilasciata fra il 25 e il 28 giugno dello scorso anno, pur in assenza di un provvedimento formale e senza ricorrere al modello tipizzato, attraverso un procedimento amministrativo “non conforme alle norme vigenti (limitandosi alla pubblicazione di un avviso di avvio di procedimento – concordando modalità utili ad ostacolare, per quanto possibile, la diffusione della comunicazione – non seguito formalmente da alcun atto), in totale spregio dei principi di pubblica evidenza, parità di trattamento e non discriminazione”. Tali contestazioni coprono un arco temporale compreso tra il 25 e il 28 giugno 2019.

L’inchiesta è stata condotta sul “campo” dalla Guardia di Finanza di Vibo Valentia (Nucleo di polizia economico-finanziaria).
Nicola Vasta (difeso dall’avvocato Antonio Muscimarro) è attualmente il responsabile dell’Ufficio tecnico e del settore Urbanistica del Comune di Pizzo. Nicola Donato (difeso dall’avvocato Nicola D’Agostino) è l’attuale responsabile dell’Ufficio Ambiente e del settore Lavori pubblici dello stesso Comune i cui organi elettivi sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose. Gianluca Callipo è difeso dall’avvocato Enzo Trungadi, Vincenzo Renda dall’avvocato Diego Brancia.

LEGGI ANCHE: Esclusivo | L’incontro fra il boss, il sindaco di Pizzo e il “re” delle cravatte

Infiltrazioni mafiose al Comune di Pizzo, i motivi alla base della proroga del commissariamento

Articoli correlati

top