giovedì,Maggio 2 2024

Vibo, maltratta una gallina nel cortile della scuola: dura condanna dell’Enpa – Video

Dopo aver visionato il filmato che circola sui social, l'Ente per la protezione animali ha deciso di sporgere formale denuncia: «Ogni essere vivente merita rispetto»

Vibo, maltratta una gallina nel cortile della scuola: dura condanna dell’Enpa – Video
Nel cerchio la gallina scaraventata sul tetto

«Un video che gira su alcuni social, un video che riprende un ragazzo nel cortile di una scuola superiore della città di Vibo Valentia prendere una gallina da terra (come sia finita dentro la scuola ancora non lo sappiamo) e scaraventarla sul tetto di una costruzione vicina. Si sente nel video il ragazzo e i compagni accanto ridere di quanto accade. Ci recheremo dai carabinieri per sporgere denuncia». Lo hanno assicurato i componenti della sezione provinciale di Vibo Valentia dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali), fortemente indignati per quanto accaduto nell’istituto del capoluogo. Questa mattina gli interessati si sono recati innanzitutto dal preside della scuola, il quale ha riferito di avere già convocato i genitori del ragazzo e che saranno adottati gli opportuni provvedimenti, e poi hanno fatto sapere che tra oggi e domani provvederanno a inoltrare formale denuncia per maltrattamenti di animali. [Continua in basso]

«Siamo nel 2021, ma sappiamo che siamo in Calabria – tuonano dalla sede dell’Enpa – Ci rendiamo conto che ancora tanti ragazzi nascono, crescono e vivono in questa realtà dove gli animali vengono allevati per essere mangiati (e su questo non apriamo polemiche perché finché sarà fattibile per legge nessuno di noi può, se non moralmente, obiettare); ciò che non va assolutamente bene è vedere un ragazzo che è evidentemente abituato ad avere poca considerazione dell’animale, probabilmente non solo di quelli da reddito, una così poca considerazione della vita, delle specie, ed è altrettanto triste sentire gli altri ragazzi ridere e non intervenire per fermare o denunciare quanto stava accadendo. Se a tanti di voi questa sembra una bravata – si fa notare –  per la legge italiana è reato, articolo 544 ter C.P. Maltrattamento di animali, che recita: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche, è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro”».

Una cosa altrettanto grave, infine, per i rappresentanti dell’Anpa, «è che sia avvenuto in una scuola, scuola che speriamo voglia con noi condannare severamente il gesto (cosa che è già stata fatta dal preside, ndr), se è vero che la scuola è l’istituzione destinata all’educazione, alla socializzazione, alla crescita intellettuale ma anche etica, morale e civica dei nostri ragazzi!  Non resteremo mai indifferenti a queste scene – concludono i rappresentanti locali dell’Enpa – perché ogni vita, ogni essere vivente merita rispetto, e ogni reato di conseguenza deve essere punito».

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