giovedì,Marzo 28 2024

Liceo Scientifico, sgombero rinviato. Gli studenti: «Vogliamo stare qua» – Video

La manifestazione dei ragazzi del “Berto”. Al loro fianco anche la politica locale. Il presidente della Provincia: «Faremo di tutto per trovare una soluzione». La dirigente: «Auspichiamo un passo del privato per il bene della collettività»

Liceo Scientifico, sgombero rinviato. Gli studenti: «Vogliamo stare qua» – Video
La protesta dello scorso anno

«Giù le mani dal liceo». «La scuola non si paga e non si vende». «Chiuso non ci sta, la scuola resta qua». «Il Berto resta unito, non l’avete capito». Il messaggio degli studenti del liceo Scientifico di Vibo Valentia, invece, si capisce forte e chiaro. I ragazzi questa mattina si sono ritrovati davanti al palazzo che l’istituto dovrebbe sgomberare per via del mancato rinnovo del contratto d’affitto tra la Provincia e il proprietario dell’immobile. Si sono ritrovati per manifestare la loro profonda contrarietà all’ipotesi di «smembrare» una scuola che, dopo decenni, aveva finalmente trovato la sua collocazione naturale e la sua unitarietà, sotto il profilo didattico ed anche per quel senso di comunità scolastica che solo l’unione fisica può garantire.

liceo scientifico berto protesta studenti 1Accanto agli studenti, ai docenti ed alla dirigente Caterina Calabrese, c’era anche una rappresentanza delle istituzioni, con in testa il sindaco Maria Limardo, e della politica locale. A cominciare dal presidente dell’ente intermedio, Salvatore Solano, tra i principali attori di questa vicenda per la quale si sta cercando una soluzione. Una soluzione in realtà assai difficile. Per tentare le ultime carte e scongiurare lo sfratto si percorrerà un’ultima via: un incontro a quattro che si terrà martedì. La notizia di oggi è che fino ad allora nessuno toccherà banchi e sedie a Palazzo Soriano. Nel tavolo tecnico-istituzionale siederanno, oltre a Solano e alla Calabrese, anche il proprietario, il signor Soriano appunto, e soprattutto il prefetto di Vibo Valentia Francesco Zito. È in lui che vengono riposte le speranze degli studenti, nella sua capacità di mediazione tra la parte pubblica e quella privata col fine di tutelare l’interesse dei ragazzi e dei lavoratori della scuola.

liceo scientifico berto protesta studenti 2«Io sto dalla parte dei ragazzi – ha spiegato Solano – ma la situazione è complessa. Se c’è una soluzione, anche difficile da raggiungere, la Provincia lavorerà in tal senso. Non ci tireremo indietro, perché è anche nostro interesse lavorare in questa direzione. Però dobbiamo anche fare i conti con la realtà, e quella dell’ente è una realtà che ben conosciamo dal punto di vista economico-finanziario». La dirigente auspica un passo avanti della parte privata: «Capisco le ragioni di tutti, e le legittime istanze del proprietario, ma non posso che augurarmi che ci si venga incontro. È nell’interesse di tutti. Certo, dispiace essere arrivati impreparati a questo momento cruciale, forse bisognava programmare prima una alternativa. Vedremo cosa succederà nell’incontro di martedì».

Il senatore Giuseppe Mangialavori accoglie «con sollievo la notizia dello stop temporaneo al trasloco. Adesso, però – aggiunge -, è necessario trovare un accordo che scongiuri definitivamente l’eventualità di un trasferimento. Mi auguro che martedì prevalga il buonsenso». Giuseppe Policaro, vicepresidente del consiglio comunale di Vibo Valentia e già vicepresidente della Provincia, suggerisce una soluzione normativa: «Si applichi il principio amministrativo di proporzionalità». Tale principio impone all’amministrazione che adotta il provvedimento finale di sgombero «un giudizio fondato su tre criteri: idoneità, necessarietà e adeguatezza della misura prescelta. L’idoneità dovrebbe esprimere il rapporto tra i mezzi impiegati e il fine che si vuole perseguire. La necessarietà, invece, dovrebbe rappresentare la conformità dell’azione amministrativa alla regola del mezzo più mite. Infine, l’adeguatezza dovrebbe essere strettamente collegata alla necessarietà e si pone come vincolo quantitativo della scelta e “misuratore” del grado di soddisfazione degli interessi meritevoli di tutela, in particolare, degli interessi deboli (quelli degli studenti) per quanto riguarda l’aspetto del giusto equilibrio in sede di bilanciamento. Conseguentemente, ogni qualvolta sia possibile operare una scelta tra più mezzi alternativi, tutti ugualmente idonei al perseguimento dello scopo, andrebbe sempre preferito quello che determini un minor sacrificio per il destinatario (studenti), nel rispetto del giusto equilibrio tra vari interessi coinvolti nella fattispecie concreta». Da qui, l’auspicio affinché si trovi un punto d’incontro tra ente e proprietà.

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