Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
C’è il ritratto di Filippo Ceravolo su un muro di Vibo Valentia. Accanto una scritta tratta dalla bibbia. Non un luogo a caso, ma una parete che – in via Renato Guttuso all’imbocco della galleria – fino a pochi giorni fa recava una frase neonazista inneggiante a Hitler. Un messaggio di odio che Luciano Gagliardi, un vibonese da sempre impegnato nel sociale, ha voluto coprire con un messaggio di amore e di speranza. Martino Ceravolo, padre del 19enne vittima innocente della mafia – massacrato a colpi di fucile mentre rientrava a Soriano insieme al vero bersaglio dell’agguato – non era a conoscenza di questo dono dedicato al figlio. Ed è commosso nel momento in cui incontra l’autore. Martino indossa la maglietta con il nome del figlio. Quel figlio la cui morte grida verità e giustizia. Le stesse che la famiglia attende da quella maledetta sera del 25 ottobre del 2012. Un appello che i genitori di Filippo rivolgeranno ancora una volta a Papa Francesco. Il pontefice ha deciso di incontrarli nuovamente nell’udienza che si terrà nei prossimi giorni.


