martedì,Aprile 23 2024

Violazione della sorveglianza, assolto Francesco La Rosa

Il 48enne di Tropea, alias “U Bimbu” era stato sorpreso dai carabinieri in un ristorante di Vena di Ionadi intento a parlare con un pregiudicato

Violazione della sorveglianza, assolto Francesco La Rosa

Manca la rivalutazione sull’attualità della pericolosità sociale e per tale motivo il Tribunale monocratico di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Marina Russo, ha assolto Francesco La Rosa, 48 anni, alias “U Bimbu”. Era stato arrestato il 28 giugno dello scorso anno mentre si trovava comodamente seduto in un ristorante di Vena di Ionadi intento a parlare con un pregiudicato sebbene fosse gravato dalla sorveglianza speciale con obbligo di dimora a Tropea. Violazione della sorveglianza speciale, quindi, il reato per il quale era stato tratto in arresto dai carabinieri della Stazione di Tropea, in collaborazione con i colleghi di Vibo Valentia, anche se in un primo tempo Francesco La Rosa era riuscito a fuggire dal ristorante prima dell’arrivo dei militari dell’Arma. La mancata rivalutazione della pericolosità sociale – ferma al datato momento della sottoposizione alla sorveglianza speciale – per come più volte ribadita da più sentenze della Cassazione, ha quindi oggi portato all’assoluzione dell’imputato, difeso dall’avvocato Sandro D’Agostino.  

Francesco La Rosa – ritenuto al vertice dell’omonimo clan di Tropea e già condannato per associazione mafiosa – è stato condannato a 6 anni di reclusione in Cassazione a seguito dell’operazione antimafia denominata “Peter Pan” scattata nel dicembre del 2012 su indagini della Squadra Mobile di Vibo Valentia ed il coordinamento della Dda di Catanzaro. Insieme ai fratelli Antonio e Pasquale viene considerato a capo dell’omonimo clan di Tropea che avrebbe monopolizzato il settore dei lavori pubblici controllando anche tutte le altre attività illecite. 

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