Il Tribunale del Riesame di Vibo Valentia presieduto da Tiziana Macrì e dai giudici Marina Russo e Brigida Cavasino, ha accolto l’appello proposto nell’interesse della curatela fallimentare dell’impresa “Restuccia Vincenzo Costruzioni srl” e per l’effetto ha disposto la restituzione di beni per quasi un milione di euro agli aventi diritto (cioè la stessa curatela fallimentare rappresentata dall’avvocato Valerio Murgano). I beni erano stati sequestrati il 4 marzo 2016 nell’ambito dell’inchiesta sulla “Strada del Mare” che vede attualmente imputati – il gup deve ancora vagliare la richiesta di rinvio a giudizio – : Antonino Scidà, 53 anni, direttore tecnico delle imprese di Vincenzo Restuccia; Giacomo Consoli, 67 anni, di Vibo Valentia, ex dirigente dell’ufficio Lavori Pubblici della Provincia di Vibo Valentia; Antonio Francolino, 54 anni, funzionario della Provincia e responsabile unico del procedimento per la costruzione della “Strada del Mare”; Francesco Giuseppe Teti, 67 anni, di Filogaso, ex funzionario della Provincia di Vibo Valentia.
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