martedì,Maggio 7 2024

Sequestro del depuratore di Sant’Onofrio, salgono a quattro i denunciati

Dal verbale di sequestro spunta anche il nome Vincenzo Giannini, responsabile pro tempore dell’area tecnica del Comune e responsabile unico del procedimento

Sequestro del depuratore di Sant’Onofrio, salgono a quattro i denunciati
Il depuratore di Sant'onofrio finito sotto sequestro

Salgono a quattro le persone deferite all’autorità giudiziaria nell’ambito dell’inchiesta dei carabinieri della Stazione di Sant’Onofrio e dei carabinieri forestali di Vibo Valentia che hanno portato al sequestro del depuratore. Accanto ai tre titolari delle ditte che avrebbero – secondo i primi accertamenti – compromesso e deteriorato l’acqua pubblica attraverso specifiche condotte (il depuratore di località Scarpaleggia di Sant’Onofrio mancava della fase di pretrattamento dell’acqua) dal verbale di sequestro d’urgenza spunta infatti anche il nome di Vincenzo Giannini, 57 anni, responsabile pro tempore dell’area tecnica del Comune di Sant’Onofrio e responsabile unico del procedimento. I carabinieri si sono portati nei giorni scorsi all’interno dell’impianto di depurazione comunale Scarpaleggia, in agro di Sant’Onofrio, località Tomarchiello, al fine di effettuare accertamenti tecnici e di polizia sulle condizioni funzionali dell’impianto in quanto – a causa della presenza di schiuma bianca e acqua putrida e male odorante all’interno del fosso Valente, affluente del fiume Mesima.

A seguito della disamina della documentazione inerente l’appalto del depuratore, ove gli investigatori avrebbero riscontrato anomalie, da un’ispezione in loco i carabinieri hanno riscontrato che il depuratore era privo di fase pre trattamento per cui i reflui fognari confluivano direttamente nelle vasche di ossidazione, le quali risultavano essere ricolme di schiuma bianca che si riversava dapprima nel sedimentatore non funzionante e nel labirinto di clonazione (anche questo non funzionante) per confluire definitivamente nel fosso Valente dove veniva notata una cospicua presenza di schiume. Attraverso un by pass, quindi, i reflui fognari venivano riversati direttamente nel fosso senza subire alcun processo di depurazione.

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