C’è anche il reggino Sebi Romeo, ex capogruppo Pd in Regione, tra gli indagati dell’inchiesta “Rione Terra”, che ieri ha fatto luce su alcuni appalti illeciti a Pozzuoli. L’inchiesta ipotizza l’esistenza di una associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti, alla corruzione, alla rivelazione di segreto e al traffico di influenze con l’obiettivo di favorire l’imprenditore Salvatore Musella, titolare della Cytec srl. A Romeo, tuttavia, non è contestata l’ipotesi associativa. Musella è amico di lunga data di quello che è considerato il promotore dell’associazione: Nicola Oddati, componente della direzione nazionale del Pd responsabile nazionale delle Agorà e già braccio destro dell’ex segretario dem Nicola Zingaretti. Romeo è uno dei principali esponenti calabresi di Prossima, la corrente del Pd che fa capo a Oddati. [Continua in basso]

Per la Procura di Napoli, dell’associazione a delinquere fanno parte il sindaco uscente di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, il presidente e il direttore esecutivo dell’Agenzia nazionale per il turismo, Giorgio Palmucci e Giovanni Bastianelli, e un altro esponente del Pd, Luciano Santoro, candidato alla segreteria provinciale di Taranto.

L’ipotesi degli inquirenti è che Musella, oltre ad aggiudicarsi l’appalto per il restauro e il rilancio del Rione Terra di Pozzuoli, puntasse a estendere la sua influenza anche su altre regioni. Nel decreto firmato dal procuratore di Napoli, Giovanni Melillo, dall’aggiunto Sergio Ferrigno e dai sostituti Stefano Capuano e Immacolata Sica, vengono ricostruiti una serie di presunti illeciti. Oddati, in particolare, avrebbe ricevuto 4mila euro «oltre ad altre somme, pernottamenti al Terminus, abiti sartoriali e la ristrutturazione di una casa» per una persona a lui vicina e avrebbe «sfruttato le sue relazioni con pubblici ufficiali come fiduciario di Musella al fine di accreditarne l’aspettativa e l’interesse all’acquisizione di appalti pubblici». Romeo e Santoro, invece, avrebbero ricevuto 10mila euro a testa.

Dal canto suo Enit, Agenzia Nazionale del Turismo, “in riferimento alle indiscrezioni di stampa che citano tra le persone interessate, il Presidente Giorgio Palmucci e il Direttore esecutivo Giovanni Bastianelli”, precisa che “la società non è in alcun modo coinvolta nell’inchiesta relativa alla riqualificazione del Rione Terra del comune di Pozzuoli. La società è certa che la vicenda sarà chiarita nelle sedi più opportune, riponendo piena fiducia nell’operato della magistratura”.