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Fiumi di cocaina sino al Vibonese: cinque periti per trascrivere le intercettazioni

L’operazione Adelfi vede sotto processo 70 imputati accusati di aver importato ingenti quantitativi di stupefacente dal Sud America. Colpiti i clan Mancuso, Accorinti, il cartello dei broker Barbieri e Ventrici di San Calogero e le cosche reggine

Fiumi di cocaina sino al Vibonese: cinque periti per trascrivere le intercettazioni
Da destra verso sinistra: Giuseppe Accorinti, Pantaleone Mancuso (Ingegnere), Pantaleone Mancuso (Scarpuni), Franco Ventrici e il defunto Vincenzo Barbieri
Giuseppe Accorinti

Avranno tempo 90 giorni i periti che stamane hanno giurato dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia, presieduto da Tiziana Macrì (a latere i giudici Sannino e Conti), per il conferimento dell’incarico di trascrivere le intercettazioni fornite dalla Dda di Catanzaro nell’ambito del processo nato dall’operazione “Adelfi” che mira a far luce su un narcotraffico internazionale di cocaina. Gli imputati sono in tutto 70, mentre i capi di imputazione sono 15, fra i quali il principale è quello dell’associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale. L’inchiesta si ricollega in parte ad una precedente operazione (“Meta 2010”) già trattata a Reggio e relativa a diverse importazioni di cocaina dal Sud America gestite dal gruppo di narcotrafficanti vibonesi facenti capo al broker Vincenzo Barbieri (ucciso a San Calogero nel marzo del 2011). Altra parte dell’inchiesta è invece strettamente collegata all’operazione “Due torri connection” della Dda di Bologna che ha colpito il broker della cocaina Francesco Ventrici ed il suo gruppo.
Si ritornerà, quindi, in aula il 7 novembre prossimo quando i periti dovranno consegnare le trascrizioni di tutte le intercettazioni. [Continua in basso]

Pantaleone Mancuso (Ingegnere)

Sotto processo si trovano: Giuseppe Accorinti, 63 anni, di Zungri; Francesco Barbieri, 34 anni, di San Calogero (figlio del defunto Vincenzo Barbieri); Rocco Bellocco, 33 anni, di Rosarno; Nunzia Berardino, 58 anni, di Valenzano (Ba); Giovanni Calia, 71 anni, di Santeremo in Colle (Ba); Antonio Campisi, 31 anni, di Nicotera; Nicolò Cataldo, 47 anni, di Torri di Quatersolo (VI); Giuseppe Corsini, 72 anni, di San Giovanni in Persiceto (Bo); Antonio Costantino, 74 anni, nativo di Caccuri ma residente in Svizzera; Francesco Criaco, 67 anni, di Africo; Pasquale Criaco, 58 anni, di Africo; Alfonso Cuturello, 34 anni, di Limbadi, residente a Varedo (Mi); Roberto Cuturello, 55 anni, di Limbadi; Salvatore Cuturello, 52 anni, di Nicotera (fratello di Roberto); Salvatore Daniele, 46 anni, di Napoli; Antonio Della Rocca, 43 anni, di Vibo Valentia; Giorgio Demasi, 70 anni, di Gioiosa Jonica; Rocco Demasi, 68 anni, di Gioiosa Jonica; Nicola Drommi, 33 anni, di Nicotera; Giuseppe Fortuna, 38 anni, di Vibo Valentia; Antonio Franzè, 43 anni, di Vibo Valentia; Giuseppe Galati (detto Pino), 51 anni, di San Calogero; Michele Galati, 42 anni, di Paravati di Mileto; Giorgio Galiano, 47 anni, di Vibo Valentia; Domenico Gasparro, 39 anni, di San Calogero; Antonio Gerace, 42 anni, di San Calogero;

Francesco Ventrici

Sebastiano Giampaolo, 58 anni, di San Luca; Cataldo Girasoli, 47 anni, di Terlizzi (Ba); Antonio Grillo, 44 anni, detto “Il Bisonte”, di San Calogero; Francesco Grillo, 50 anni, di Vibo Valentia; Giuseppe Grillo, 41 anni, di San Calogero; Giuseppe Iannello, 33 anni, di San Calogero; Italo Iannello, 31 anni, di San Calogero (nipote del broker della cocaina Francesco Ventrici); Rocco Jiritano, 59 anni, di Gioiosa Jonica; Jesus Carlos Alvarez Llamas,  55 anni, spagnolo; Jose Locheo Del Rio, 52 anni, messicano; Nunzio Mallardi, 54 anni, di Santeramo in Colle (Ba); Pasqualino Malvaso, 47 anni, di Rosarno; Antonio Mancuso, 39 anni, di Limbadi; Pantaleone Mancuso, 61 anni, detto “Scarpuni”, di Limbadi, residente a Nicotera Marina (attualmente detenuto all’ergastolo per altro); Pantaleone Mancuso, 61 anni, detto “l’Ingegnere”, di Limbadi, residente a Nicotera; Antonio Marte, 68 anni, di Bologna; Leonardo Marte, 63 anni, di Africo, residente a Bologna; Bruno Mascitelli, 58 anni, di Sant’Angelo dei Lombardi (Av); Angelo Mercuri, 54 anni, di San Calogero; Annunziato Mercuri, 51 anni, di San Calogero, residente a Bentivoglio (Bo), cognato di Franco Ventrici; Biagio Milano, 50 anni, di Calimera di San Calogero (congiunto del defunto Vincenzo Barbieri); Diego Pastor Moreno, 45 anni, spagnolo; Giuseppe Nirta, 50 anni, di Casignana;

Pantaleone Mancuso (Scarpuni)

Filippo Paolì, 52 anni, di Vibo Valentia, residente a San Gregorio d’Ippona; Joao Pelantir, 51 anni, brasiliano; Sebastiano Pelle, 61 anni, di Benestare; Alessandro Pugliese, 45 anni, di Sciconi di Briatico; Giuseppe Pugliese, 68 anni, di Sciconi di Briatico (padre di Alessandro); Vincenzo Pugliese, 46 anni, di Sciconi di Briatico; Francesco Riitano, 52 anni, di Guardavalle; Nicola Rizzo, 52 anni, di Rombiolo; Ambrogio Sansone, 70 anni, nativo di Palermo e residente a Milano; Antonio Scalia, 44 anni, di San Luca; Giuseppe Simonelli, 43 anni, di Tropea; Francesco Stilo, 55 anni, di Nicotera; Giuseppe Topia, 41 anni, di Vibo Valentia, residente a Ionadi; Mario Ursini, 72 anni, di Gioiosa Jonica; Francesco Ventrici, 50 anni, di San Calogero; Eugenio Villa, 80 anni, di Besana Brianza (Mb); Massimo Vita, 38 anni, di Vena Superiore; Giuseppe Vitale, 45 anni, di Guardavalle; Xuezhen Wang, 58 anni, cinese residente a Sanremo (Im); Baolan Wei, 57 anni, cinese residente a Massanzago (Pd); Claudio Zippilli, 58 anni, di San Calogero.

Diverse le importazioni di cocaina dalla Colombia, dall’Ecuador, dalla Bolivia e dall’Argentina contestate agli indagati. Chili e chili di sostanza stupefacente fatta arrivare in Europa ed in Italia attraverso la “regia” di Francesco Ventrici, degli uomini legati a Vincenzo Barbieri (ucciso a San Calogero nel marzo del 2011) e poi da parte di personaggi di primo piano dei clan Mancuso e Accorinti. Le contestazioni coprono un arco temporale che va dal 2008 al 2011 ma l’inchiesta è giunta all’avviso di conclusione indagini solo nell’ottobre 2020 dopo un’informativa del 2019 firmata dalla Guardia di finanza (Nucleo di polizia economica finanziaria) di Trieste e Vibo Valentia.

Impegnati nel collegio difensivo gli avvocati: Demetrio Procopio, Antonio Porcelli, Stefania Rombolà, Giuseppe Di Renzo, Giovanni Vecchio, Michelangelo Miceli, Sergio Rotundo, Mariantonietta Iorfida, Francesco Muzzopappa, Elisa Solano, Guido Contestabile, Francesco Capria, Francesco Sabatino, Giuseppe Bagnato, Nicola Brosio, Giuseppe Aloi, Francesco Calabrese, Giuseppe Morelli, Francesco Spanò, Anselmo Torchia, Fausto Bruzzese, Vincenzo Papeo, Maria Pia Baldassarre, Dario Vannetiello, Adele Manno, Lino Roetta, Santino Foresta, Giovanni Summo, Lara Criaco, Antonio Talia, Domenico Rosso, Francesco Esposito, Anna Maria Domanico, Leone Fonte, Sandro Furfaro, Jacopo Cappetta, Michele Pugliese, Antonio Femia, Nicola Quaranta, Vincenzo Cicino, Luigi Gullo, Francesco Lorusso, Carlo Fabbazzo, Claudio D’Avino, Alessandro Tirelli, Pier Massimo Marrapodi, Angela Giampaolo, Maria Pisano, Antonio Finelli, Gianni Russano, Carlo Monaco, Salvatore Campisi, Sandra Furfaro, Arveno Fumagalli, Andrea Lamattina, Emilio Mattei.

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