venerdì,Marzo 29 2024

Sentenza Consiglio di Stato, “A Ricadi favorite imprese in odor di mafia”

Secondo i giudici romani «L’Amministrazione Giuliano avrebbe favorito soggetti con precedenti penali e aziende colpite da interdittive antimafia». Riflettori puntati su appalti pubblici, demanio marittimo e concessioni edilizie.

Sentenza Consiglio di Stato, “A Ricadi favorite imprese in odor di mafia”

Secondo il Consiglio di Stato, che ha respinto il ricorso presentato dall’ex sindaco Pino Giuliano e della sua squadra avverso alla sentenza di conferma dello scioglimento consiglio comunale per infiltrazioni mafiose pronunciata da Tar, “l’esame degli elementi indiziari è sufficiente a rendere plausibile l’ipotesi della sussistenza di condizionamenti da parte della criminalità organizzata”.

Vi sono, infatti, alcuni aspetti che “hanno fatto desumere l’esistenza di finalità diverse da quelle del buon andamento e dell’imparzialità dell’azione amministrativa”. In particolare, per quanto concerne il rilascio dei titoli edilizi, la gestione del demanio marittimo, e l’affidamento di appalti pubblici l’amministrazione ha agito per garantire dei vantaggi “a soggetti con pregiudizi penali o di polizia e ad imprese colpite da informazione interdittive antimafia”.

E ancora: “La sostanziale continuità nel ricorso ad affidamenti diretti, l’inerzia (o l’incompleta attività di recupero rispetto al passato) nella gestione dei beni pubblici, depongono nel senso della possibile esistenza di condizionamenti”. Infine si parla anche di “amministratori, funzionari o soggetti esterni segnalati in indagini penali”.

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