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Respinto dal Consiglio di Stato l’appello del Ministero dell’Interno e della Prefettura di Vibo avverso la sentenza con la quale nel 2019 il Tar di Catanzaro ha annullato l’interdittiva antimafia nei confronti della cooperativa “Atena Servizi” di Mileto. Resta annullata, dunque, l’interdittiva che era stata decisa dalla Prefettura di Vibo il 2 ottobre 2018 su tali elementi: rapporto di affinità di un socio non lavoratore, e privo di incarichi associativi, con soggetti appartenenti ad una famiglia mafiosa; rapporto di parentela tra uno dei soci, e in passato vice presidente dell’associazione, con un soggetto indagato (senza la specificazione dell’imputazione) nell’ambito della c.d. operazione Stammer; rilievo che il direttore tecnico della cooperativa è stato in due occasioni notato, in passato, con soggetti sui quali risultano precedenti di polizia ed è inoltre vicepresidente di un’associazione destinataria di altra informazione interdittiva. [Continua in basso]

Il Tar aveva escluso che i “collegamenti, peraltro indiretti, fra la Atena Servizi e la Cooperazione Sud per l’Europa potevano essere elevati a elemento indiziario del pericolo di soggezione alla criminalità organizzata, in quanto l’interdittiva nei confronti di Cooperazione Sud è stata annullata con pronuncia del medesimo Tar. Per il Consiglio di Stato, “i rilievi sui legami parentali sono stati ridimensionati dal giudice di primo grado sulla base di una segnalata assenza di elementi di riscontro e supporto in grado di conferire loro la necessaria consistenza di dato sintomatico di apprezzabile valenza indiziaria”. La parte appellante – Ministero dell’Interno e Prefettura di Vibo – “non hanno preso in considerazione e non hanno confutato le valutazioni svolte sul punto dal primo giudice. Quanto al secondo argomento, l’appello omette del tutto di considerare che l’interdittiva a carico dell’associazione Cooperativa Sud per l’Europa è stata annullata con sentenza del Tar per la Calabria n. 1131 del 2019, confermata dalla pronuncia del Consiglio di Stato n. 8643 del 2021. Dunque, appare esaurita anche la relazione di interferenza istituita tra le due vicende procedimentali”.
“Per completezza va dato atto del fatto che, a seguito del positivo esito del controllo giudiziario, rispondendo ad una richiesta di riesame della pregressa interdittiva, la Prefettura di Vibo Valentia – conclude il Consiglio di Stato – ha emesso una informativa liberatoria, con nota del 21 marzo 2022, riscontrando l’assenza a carico della società di elementi sintomatici di tentativi di infiltrazione mafiosa”. La “Atena Servizi” era difesa dall’avvocato Domenico Sorace. All’esito della sentenza, il presidente della Cooperativa, Cristian Vardaro, ha dichiarato: “Finalmente la verità è definitivamente prevalsa su tutto, anche se si sono dovuti attendere quasi quattro anni, subendo, oltre ai danni economici, anche ripercussioni negative sull’immagine e sulla reputazione dell’organo gestionale della cooperativa e dei suoi singoli componenti. Ho sempre confidato nel tempo e nella giustizia, che si sono sempre dimostrati alleati di chi agisce nella legalità. Intendo ringraziare l’avvocato Domenico Sorace perché con determinazione e alta professionalità ha sposato la nostra causa, credendo fin dall’inizio nella correttezza e trasparenza delle attività che erano state intraprese dal sodalizio oggetto dell’interdittiva”.
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