sabato,Aprile 20 2024

Carcere di Vibo, la Cisl sta con la direzione e lancia l’allarme: «Manca personale»

Il segretario segretario interprovinciale della Fns Catanzaro-Vibo Valentia-Crotone Sergio Pascale chiede più agenti e la presenza stabile del dirigente sanitario Natino Crea, continuamente dirottato dirottato continuamente presso altri uffici dall’Asp»

Carcere di Vibo, la Cisl sta con la direzione e lancia l’allarme: «Manca personale»
L'ingresso del carcere di Vibo Valentia
Sergio Pascale

«La Federazione nazionale sicurezza della Cisl rende plauso alla gestione del carcere di Vibo Valentia, che malgrado l’assoluta carenza di personale (180 unità presenti su 246 previste in pianta organica) riesce a garantire la complessa gestione del penitenziario che consta di circa 350 detenuti con circuiti penitenziari differenziati e complessi caratterizzati per oltre la metà da detenuti alta sicurezza. Si tratta del secondo penitenziario più grande e complesso della regione, secondo solo al carcere di Catanzaro, che tuttavia necessiterebbe di una attenzione e supporto maggiore da parte dei superiori uffici». Lo afferma il segretario interprovinciale Fns Cisl Catanzaro-Vibo Valentia-Crotone Sergio Pascale.

«Fortunatamente  – aggiunge il sindacalista – malgrado la scarsità di risorse personali, grazie alla professionalità del personale, negli ultimi due anni la direzione è riuscita a garantire ed implementare i servizi alla popolazione detenuta (vedasi da ultimo il nuovo campo sportivo finanziato dall’amministrazione per un costo che si aggira intorno ai 40mila euro, e proprio in data odierna, anche grazie al contributo della Caritas, sono state allestite le palestre per ogni sezione detentiva). Fortunatamente nel penitenziario vibonese sono limitate anche le aggressioni al personale così come i tentativi di suicidio (l’ultimo sventato nella giornata di ieri grazie al personale di Polizia Penitenziaria), ma purtroppo, lo si ribadisce, ciò è solo grazie all’impegno del personale operante, e alla zelante e straordinaria direzione del direttore Angela Marcello e del comandante Salvatore Conti».

Per il segretario di categoria, poi, «innumerevoli sono le iniziative a favore della popolazione detenuta, come quella svoltasi in data odierna, alla presenza di tutti i circuiti detentivi, in occasione della presentazione del libro della dottoressa Caterina Praticò “Io a scuola non ci sono potuto andare”. Si tratta di evento molto apprezzato dai detenuti e che pertanto verrà proposto, visto il successo anche nelle scuole della regione, a partire dalla provincia di Vibo Valentia e Reggio Calabria. Ennesima iniziativa che rende all’avanguardia il penitenziario sia in termini di sicurezza che di rieducazione, malgrado la necessità di un fattivo supporto in termini di unità di personale da parte dei superiori uffici. Ed infatti il penitenziario vibonese, malgrado il fattivo impegno del personale medico ed infermieristico, egregiamente guidato dal qualche mese dal dottor Natino Crea, risente gravemente della mancata presenza stabile del dirigente sanitario, che malgrado il suo impegno, non viene assegnato in pianta stabile e per le 38 ore settimanali previste presso il penitenziario dall’Asp di Vibo Valentia, poiché dirottato continuamente presso altri uffici dall’Asp. Malgrado tale situazione sia stata denunciata da tempo, anche con note sindacali e comunicati stampa, si assiste ancora all’assordante silenzio del commissario straordinario dell’Asp (che sulla vicenda non avrebbe neanche interloquito con i vertici della direzione) ed uffici superiori, su cui  – conclude il sindacalista   – pertanto appare imprescindibile l’intervento della politica da cui l’Asp dipende». 

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