Il Pronto soccorso di Vibo primo centro d’Italia in uno studio internazionale
L’annuncio nel corso del congresso nazionale “Simeu Vibo Emergency”. Lo studio coinvolge pazienti in scompenso cardiaco e prevede il confronto tra la somministrazione di un innovativo vasodilatatore e la terapia standard
Nel corso del Congresso nazionale Simeu Vibo Emergency, il prof. Di Somma, cattedratico di Medicina d’urgenza della Sapienza di Roma, ha annunciato che l’Unità operativa di Pronto Soccorso e Medicina di Urgenza dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, diretto da Vincenzo Natale, è il primo centro d’Italia a partecipare ad uno “studio clinico multicentrico internazionale randomizzato di III fase” che coinvolge pazienti che accedono al Pronto soccorso in condizioni d’emergenza per scompenso cardiaco acuto.
Nel dettaglio, lo studio prevede il confronto tra la somministrazione di un innovativo vasodilatatore, che aumenta la disponibilità di ossido nitrico, migliorando di fatto la funzione endoteliale, e la terapia standard per la cura dello scompenso cardiaco acuto.
Vincenzo Natale, investigatore principale dello studio, con il suo “clinical staff”, si avvale della collaborazione di Marco Miceli. «Tale impegno scientifico-organizzativo – è stato detto -, ponendo davanti a tutto l’interesse del paziente, ha ottenuto eccellenti risultati non solo in termini di efficacia ma anche di numero di pazienti arruolati e di qualità dei dati raccolti; a tal punto che allo stato attuale lo Jazzolino di Vibo Valentia risulta essere il primo centro d’Italia tra i 50 migliori ospedali partecipanti a questo studio clinico».
Nel mese scorso anche gli auditor internazionali che hanno visitato il sito di Vibo Valentia hanno confermato l’eccellente qualità di questo centro di sperimentazione e del suo staff, ponendo particolare attenzione, nonostante i tanti pazienti arruolati, alla qualità ed alla pulizia dei dati elaborati.
«Grazie a questa sperimentazione, nel territorio di Vibo Valentia viene offerta la possibilità a coloro che soffrono di patologie complesse come lo scompenso cardiaco acuto, di poter beneficiare di trattamenti farmacologici non ancora disponibili in commercio, la cui sicurezza è però stata ampiamente accertata e certificata, grazie ai quali possono migliorare notevolmente le loro condizioni di salute, senza doversi recare in altri ospedali della regione o dover fare viaggi extra-regionali».
Vibo Emergency Medicine insieme agli ottimi risultati ottenuti dalla conduzione di questo studio, contribuiranno nel cammino della piena ripresa dell’attività sanitaria vibonese, che marcia spedita verso l’impegno professionale e di servizio al paziente, a tutti i suoi livelli di competenza e di responsabilità.