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“Costa Pulita”: società cancellata a Briatico e imputato deceduto, rigettata una confisca

Decisione del Tribunale di Catanzaro su una quota dei beni di Saverio Sergi per il quale era stata proposta prima della morte anche la sorveglianza speciale

“Costa Pulita”: società cancellata a Briatico e imputato deceduto, rigettata una confisca

Il Tribunale di Catanzaro ha rigettato la proposta di confisca della quota di un terzo del villaggio Green Garden di Briatico, di titolarità di Saverio Sergi (cl. ’58, già imputato – poi deceduto – nel processo con rito ordinario nato dall’operazione Costa Pulita per il reato di intestazione fittizia di beni in concorso con i presunti boss di Briatico Antonino Accorinti e Pino Bonavita, anche quest’ultimo deceduto).
Già il Tribunale di Vibo Valentia – sezione Riesame Reale aveva – dopo la morte di Sergi, in accoglimento di una impugnazione difensiva – disposto la restituzione dei beni (quota della San Giorgio sas per 5.164,17 euro, proprietaria del Green Garden) in favore degli eredi (figlia e fratello). Successivamente la Dda di Catanzaro aveva proposto la misura patrimoniale della confisca (con sequestro del compendio aziendale ed immobiliare pro-quota) ed il Tribunale di Catanzaro Sezione Misure di Prevenzione ha rigettato tale proposta, revocando il sequestro. Sergi e gli eredi sono stati difesi dall’avvocato Diego Brancia. Nella loro decisione, i giudici del Tribunale di Catanzaro (Misure di prevenzione) hanno spiegato che in ordine al sequestro dei beni di Saverio Sergi sussistono i due requisiti necessari ai fini della confisca di prevenzione e cioè la disponibilità dei beni e la sproporzione. [Continua in basso]

In seguito al sequestro è rimasto però accertato che la società non è più operativa, non essendo stato rinvenuto alcun elemento patrimoniale da ricondurre all’impresa. In seguito a ciò il Tribunale ha disposto la cessazione dell’attività e la liquidazione con contestuale cancellazione della società in questione. “Per tale motivo – hanno scritto i giudici del Riesame – la proposta di confisca in merito a tale bene non può essere accolta in quanto, pur essendoci i requisiti formali richiesti dalla norma per il provvedimento ablatorio, non sussistono le condizioni sostanziali per procedere con la confisca essendo la società inattiva e priva di beni aziendali”. Anche con riferimento ai rapporti bancari caduti in sequestro, sui conti correnti sequestrati non sono state rinvenute risorse economiche e da qui il rigetto della proposta di confisca. Rigettata anche la proposta di applicazione della misura di prevenzione personale (pur ritenendosi configurato il presupposto della pericolosità sociale) nei confronti di Saverio Sergi in quanto deceduto il 12 luglio 2019.
Per quanto riguarda invece il processo con rito ordinario nato dall’operazione “Costa Pulita” (aprile 2016) lo stesso a distanza di sette anni è ancora in corso dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia.

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