lunedì,Maggio 13 2024

Atterraggio in elicottero nel centro di Nicotera, la Procura apre un fascicolo

Il procuratore facente funzioni Michele Sirgiovanni vuol capire cosa non ha funzionato nella catena di controllo per consentire al velivolo di arrivare direttamente in piazza tra la gente. Si vagliano le posizioni dei soggetti coinvolti

Atterraggio in elicottero nel centro di Nicotera, la Procura apre un fascicolo

La Procura di Vibo Valentia ha aperto un formale fascicolo d’indagine sulla vicenda dell’atterraggio di un elicottero nel centro storico di Nicotera in occasione del matrimonio di una giovane coppia del luogo. Il velivolo, giovedì scorso, è atterrato in largo Roberto il Guiscardo, a pochi passi dalla cattedrale del centro costiero, tra due ali festanti d’invitati determinando il blocco del traffico per alcune ore.

Lo avrebbe fatto, tuttavia, senza alcuna autorizzazione da parte delle competenti autorità. Circostanza confermata dal sindaco di Nicotera, Franco Pagano, che in una nota si è dissociato dall’accaduto chiarendo come la richiesta pervenuta al Comune alcuni giorni prima fosse poi stata smistata ai competenti uffici che avrebbero autorizzato l’atterraggio nel solo stadio “Ciccio Lapa” e non a ridosso del castello Ruffo.

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Troppe, tuttavia, le zone d’ombra nel caso in questione rispetto alle quali il procuratore facente funzioni Michele Sirgiovanni vuol fare piena luce. Per questo ha dato mandato al capitano della Compagnia dei carabinieri di Tropea, Francesco Manzone di ascoltare le autorità coinvolte, a cominciare dal sindaco Pagano, dal responsabile dell’Ufficio tecnico, Carmelo Giampa, e del comandate dei Vigili urbani, Gregorio Milidoni. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbe anche la posizione del pilota del velivolo di proprietà della società Rototech Srl.

Non un episodio di poco conto, secondo lo stesso procuratore Sirgiovanni ma «un caso gravissimo», peraltro, secondo quanto lo stesso ha riferito al Quotidiano del Sud, solo l’ultimo di una serie di episodi finiti da tempo all’attenzione della Procura di Vibo. «Già prima che si verificasse ciò che è avvenuto giovedì scorso – ha riferito il magistrato – avevamo acceso i riflettori perché avevamo capito che ci trovavamo con tutta probabilità di fronte a qualcosa di poco chiaro. Non dimentichiamo che quello di Nicotera è un comune già sciolto due volte nel giro di un decennio per infiltrazioni mafiose e quindi motivi per tenere elevata la soglia di attenzione ce ne sono diversi. Adesso vogliamo capire dove si è creato il “corto circuito”».

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