venerdì,Novembre 8 2024

Mileto, intimidazione al vescovo Attilio Nostro: bossolo all’interno della curia vescovile

Monsignor Attilio Nostro ha denunciato l'accaduto e lo ha reso noto stamani al Duomo di San Leoluca in occasione della celebrazione religiosa in onore al santo patrono di Vibo

Mileto, intimidazione al vescovo Attilio Nostro: bossolo all’interno della curia vescovile
Il vescovo Nostro
Il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Attilio Nostro

Un bossolo di pistola è stato ritrovato nella cassetta delle lettere della curia vescovile di Mileto. Un chiaro tentativo per intimorire il vescovo monsignor Attilio Nostro che ha denunciato l’episodio alle forze dell’ordine e lo ha reso pubblico, stamani, dal pulpito del duomo di San Leoluca condannando duramente gli atti intimidatori perpetrati nei suoi confronti e nei confronti dei parroci di Cessaniti e Pannaconi, don Francesco Pontoriero e don Felice Palamara. “Gli attacchi che come comunità ecclesiale stiamo subendo in questi giorni sono una offesa contro Dio e la società civile. In silenzio e con grande dolore stiamo pregando affinché immediatamente si ponga fine a queste azioni criminali che stanno creando tanta disperazione nella nostra Diocesi”, ha dichiarato il vescovo rivolgendosi ai fedeli e raccontando di aver “raccolto con le proprie mani il bossolo che mi è stato inviato per intimorirmi. Certamente non saranno questi fatti di inaudita criminalità a farci piegare la testa. Al contrario reagiremo con forza pregando per questi fratelli che stanno portando lacrime e disperazione“. Il vescovo, nel ringraziare le forze dell’ordine per il lavoro che stanno svolgendo per risalire agli autori dei gesti intimidatori, ha poi invitato la gente a “liberarsi in maniera definitiva di tutto ciò che in maniera vigliacca, anonima, criminale, delinquenziale stringe questo territorio in una povertà che non è soltanto economica ma anche culturale. Dobbiamo avere il coraggio di venire allo scoperto e dire il nostro no a tutte le forme di violenza, di mafia e di altre le cose che le somigliano. Noi dobbiamo urlare la nostra voglia di una società nuova, migliore e libera da ogni forma, nascosta o evidente, di oppressione o di schiavitù. Noi siamo il popolo più bello del mondo dobbiamo soltanto dimostrarlo“. Immediata la reazione di Libera Vibo: “Apprendiamo con sdegno e preoccupazione la notizia relativa all’invio di un bossolo per intimorire il Vescovo della nostra diocesi, monsignor Attilio Nostro. Un gesto gravissimo – ha denuciato il Coordinamento provinciale di Libera Vibo Valentia – che va ad aggiungersi alla serie di intimidazioni ai danni di alcuni sacerdoti che operano nella piccola comunità di Cessaniti, centro travolto dall’inchiesta “Maestrale-Carthago”. Un clima reso ancora più pesante con attacchi al commissario prefettizio ed alla presidente dell’associazione Crisalide e l’aggressione, di qualche settimana fa, alla dottoressa della guardia medica del posto. Colpire in modo così brutale e violento le istituzioni religiose e civili che, soprattutto nei piccoli centri, rappresentano guide  sicure e certe, vuol dire colpire direttamente ognuno e ognuna di noi e quindi l’intera comunità. Infatti, il nostro non vuole essere soltanto un atto di solidarietà ma soprattutto di corresponsabilità: pertanto, invitiamo tutte e tutti ad unirsi alla fiaccolata di solidarietà che si terrà domani, sabato 2 marzo, alle ore 18.00 a Cessaniti. Un momento per rinnovare e rafforzare la compattezza e l’unità della comunità e stringerci attorno ai religiosi e a quanti, in questi giorni, sono state vittime di questi vili gesti sconsiderati. Certi che le forze dell’ordine presto daranno un viso e un nome ai responsabili di tali atti, camminiamo insieme alla nostra Chiesa per liberare i nostri territori da ogni forma di violenza e oppressione“.

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Intimidazioni ai danni di sacerdoti della diocesi, il sostegno delle istituzioni

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