sabato,Maggio 11 2024

Pizzo, liberata in mare la tartaruga Ohana (VIDEO)

Appartenente alla specie Caretta Caretta ha ripreso la via del mare dopo le cure ricevute al Crtm di Brancaleone, nel Reggino. L’evento davanti ad oltre 300 persone tra cui numerosi alunni delle scuole

Pizzo, liberata in mare la tartaruga Ohana (VIDEO)

Una giornata di festa e di grande emozione per la comunità di Pizzo che questa mattina ha assistito al ritorno in mare della tartaruga marina Ohana. Oltre 300 persone, di cui 200 alunni delle scuole, il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo, la Capitaneria di Porto di Vibo Marina, hanno voluto sostenere Ohana, insieme ai volontari del Crtm (Centro recupero tartarughe marine di Brancaleone) e alla Giacinto Callipo Conserve Alimentari, mentre lentamente riprendeva la via del mare.

Ritrovata ad Amantea lo scorso agosto, la tartaruga della specie protetta Caretta Caretta, che pesa 40 kg e misura 90 cm, è rimasta oltre 3 mesi presso il Crtm dove è stata curata per la frattura del carapace dovuta ad una collisione con un’imbarcazione. L’azienda Callipo, promotrice dell’evento, ha deciso di sostenere questo importante centro della Calabria, contribuendo all’acquisto del nuovo sistema di filtraggio delle vasche.

Il centro sorge all’interno del sito più importante di nidificazione di questa specie protetta. Da recenti ricerche è emerso che nella Costa dei Gelsomini in Calabria si concentra l’80% di tutti i nidi di esemplari di Caretta Caretta deposti in Italia, isole comprese. Ohana è una delle oltre 300 tartarughe marine Caretta Caretta che dal 2006 sono state curate e restituite al mare dal Crtm.

La “Caretta Caretta” è la specie più comune del mediterraneo che oggi rischia l’estinzione a causa dell’eccessivo sforzo di pesca, dell’inquinamento e del turismo che ne riduce l’habitat di nidificazione. Si calcola che solo nel Mediterraneo ne muoiano, a causa della pesca, circa 50.000 esemplari l’anno e un numero ancora non definito a causa dell’ingestione di buste di plastica e materiali derivati dal petrolio.

«A Brancaleone – ha detto Filippo Armonio, responsabile del Crtm – siamo riusciti nel tempo a creare un vero ospedale con vasche di quarantena e di riabilitazione, sala raggi, ambulatorio veterinario e sala chirurgica, per poter offrire tutte le cure adeguate alle tante tartarughe marine che ogni anno si trovano in gravi difficoltà».

«Il mare è l’essenza stessa del nostro Dna aziendale – ha riferito Giacinto Callipo -. Abbiamo pertanto il dovere di prendercene cura e di proteggere i suoi abitanti. Con molto piacere abbiamo deciso, quindi, di sostenere il Crtm di Brancaleone».

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