domenica,Maggio 19 2024

Tentata estorsione a ditta rifiuti a Vibo, cancellata in appello condanna a 5 anni

L’imputato aveva optato per il rito abbreviato e in primo grado aveva già incassato l’assoluzione per tre capi d’accusa

Tentata estorsione a ditta rifiuti a Vibo, cancellata in appello condanna a 5 anni

La Corte d’Appello di Catanzaro ha assolto per non aver commesso il fatto Michele Pugliese Carchedi, 39 anni, di Vibo Valentia, condannato in primo grado per una tentata estorsione ai danni della ditta Farfaglia inserita nel settore dei rifiuti in città. Michele Pugliese Carchedi era rimasto coinvolto in un’inchiesta della Dda di Catanzaro ed in primo grado era stato giudicato con il rito abbreviato venendo assolto da una tentata estorsione ai danni della ditta dei rifiuti Ased e, quindi, anche dalle accuse per un incendio e reati legati al porto illegale di armi. Era stato condannato però a 5 anni poiché – secondo l’accusa – nell’agosto 2018 Mommo Macrì e Domenico Serra a bordo di un’auto e Michele Pugliese Carchedi e Michele Manco con altra autovettura si sarebbero recati nei pressi dell’abitazione a Bivona di Gregorio Farfaglia minacciando quest’ultimo che «qualora non avesse consegnato loro una somma quale quota parte del provento derivante dall’esecuzione dell’appalto di gestione dei rifiuti per conto del Comune di Vibo Valentia ad opera della ditta Dusty srl», Mommo Macrì avrebbe «sparato a lui ed alla sua famiglia e lo avrebbe fatto a pezzi». Gregorio Farfaglia, ritenuto dalla Dda il «referente di fatto della ditta Dusty» avrebbe però opposto un netto rifiuto alla richiesta di consegnare somme di denaro al gruppo di Mommo Macrì. Mentre gli altri indagati hanno scelto il rito ordinario e si trovano attualmente sotto processo dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia, Michele Pugliese Carchedi ha scelto il rito abbreviato e – difeso dagli avvocati Raffaele Manduca, Salvatore Staiano e Alice Piperissa – è stato oggi assolto in appello.

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