Il maxiprocesso Maestrale-Olimpo-Imperium si sposta da Vibo all’aula bunker di Lamezia
La decisione stamane da parte del nuovo Collegio. Si inizierà con l’esame del collaboratore Mantella, gli imputati sono 188


Niente più udienze nell’aula bunker del nuovo Tribunale di Vibo Valentia di via Lacquari, bensì celebrazione del maxiprocesso nato dalle operazioni Maestrale-Carthago, Olimpo e Imperium nell’aula bunker della zona industriale di Lamezia Terme. Questa la decisione del Tribunale collegiale di Vibo Valentia stamane in aula nel palazzo di giustizia di via Lacquari con Giulia Conti presidente e a latere i giudici Luca Brunetti e Ida Cuffaro. Un Collegio in composizione provvisoria, in attesa che ne venga individuato uno stabile dopo l’accoglimento della ricusazione presentata dalla Dda di Catanzaro – ed accolta dalla Corte d’Appello – nei confronti della precedente presidente Tiziana Macrì, mentre nei confronti del giudice Giulia Conti sono emersi profili di incompatibilità solo relativamente a un imputato. La decisione di spostare la celebrazione del maxiprocesso nell’aula bunker di Lamezia Terme è di segno opposto rispetto a quanto deciso in precedenza dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Tiziana Macrì, che aveva invece stabilito la sede del palazzo di giustizia di via Lacquari quale luogo nel quale celebrare il maxiprocesso. Si ritorna, dunque, nell’aula bunker dell’area industriale di Lamezia Terme per il nuovo maxiprocesso che si preannuncia come il più importante contro la ‘ndrangheta del Vibonese dopo Rinascita Scott. Gli imputati con rito ordinario di Maestrale-Carthago, Olimpo e Imperium sono in totale 188. Si inizierà il 24 giugno prossimo con l’incarico ai periti per le trascrizioni delle intercettazioni, poste alla base dell’impalcatura accusatoria, e si proseguirà con l’esame del collaboratore di giustizia Andrea Mantella. Udienze già fissate anche per le giornate del 26 e 27 giugno, quindi dei giorni 1, 3, 5, 8 e 10 luglio.
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