venerdì,Aprile 26 2024

Spaccio di droga nel Vibonese: processo ancora rinviato a 15 anni dai fatti

Lo sciopero dei penalisti non permette la celebrazione del procedimento nato dall’inchiesta “Sister Mary” scattata nel 2005 e rimasta dal gup per ben sei anni

Spaccio di droga nel Vibonese: processo ancora rinviato a 15 anni dai fatti
Piero Sabatino

Nulla da fare per il processo nato dall’inchiesta antidroga denominata “Sister Mary” condotta nel 2005 dai carabinieri di Serra San Bruno. L’astensione dalle udienze da parte degli avvocati penalisti – che scioperano per protestare contro la riforma della legge sulla prescrizione – ha portato il Tribunale collegiale, presieduto dal giudice Chiara Sapia, a rinviare il processo all’udienza del 7 gennaio prossimo. Data in cui il Collegio siederà in diversa composizione e si dovrà dunque tenere in considerazione la possibilità che i difensori degli imputati non prestino il consenso a far salva l’attività istruttoria sinora svolta, con conseguente nuova citazione in aula dei testi sinora escussi. Un solo teste, in questo caso, poiché il dibattimento – aperto il 6 giugno 2018 – ha sinora “viaggiato” al rallentatore, in analogia a quanto accaduto in udienza preliminare. [Continua dopo la pubblicità]

La travagliata storia di tale procedimento penale – a proposito di prescrizione dei reati – ha infatti travalicato gli stretti confini provinciali avendo accumulato ritardi record. La richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura di Vibo Valentia risale infatti al settembre 2011 e dinanzi al gup si sono registrati ben 13 rinvii di fila o per la mancata traduzione in aula di qualcuno degli imputati detenuti, oppure per difetti di notifica agli imputati ed ai loro difensori, oppure ancora per concomitanti impegni di qualche difensore. 

Concorso in spaccio e detenzione di cocaina e marijuana, con l’aggravante dell’ingente quantità, le accuse mosse a vario titolo agli imputati. Le contestazioni risalgono a fatti risalenti al 2004.

Il Tribunale di Vibo Valentia

Sotto processo si trovano: Piero Sabatino, 37 anni, di Gerocarne, già condannato nel processo “Luce nei boschi” quale braccio-destro del boss delle Preserre, Bruno Emanuele; Bruno Sabatino, 39 anni, di Gerocarne; Domenico Monardo, 46 anni, di Gerocarne; Girolamo Macrì, 43 anni, di Soriano Calabro; Concetto Trovato, 44 anni, di Lamezia Terme; Daniela Voci, 41 anni, di Catanzaro; Cosimo Passalacqua, 44 anni, di Catanzaro; Lorenzo Idà, 37 anni, di Gerocarne; Francesco De Fina, 42 anni, di Sant’Onofrio; Carmelo Columbro, 57 anni, di Vibo Valentia. Impegnati nel collegio di difesa, gli avvocati: Orecchio, Galeota, Brancia, Sorrentino, Villella, Marchese, Ioppolo, Ganino, Gullo e Rombolà.

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