domenica,Febbraio 9 2025

Processo Maestrale-Carthago, resta in carcere presunto boss di San Giovanni di Mileto

La Cassazione conferma l’ordinanza di custodia cautelare per il 67enne ritenuto tra i vertici del “locale” di ‘ndrangheta

Processo Maestrale-Carthago, resta in carcere presunto boss di San Giovanni di Mileto
Fortunato Tavella

Resta in carcere Fortunato Tavella, 67 anni, di San Giovanni di Mileto, imputato dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia nel maxiprocesso Maestrale-Carthago. E’ quanto deciso dalla seconda sezione penale della Cassazione che ha dichiarato inammissibile il suo ricorso avverso la decisione del Tribunale del Riesame di Catanzaro che in punto di esigenze cautelari ha valorizzato il “ruolo attivo e di rilievo di Fortunato Tavella nella ‘ndrina di San Giovanni di Mileto”.

Per la Cassazione, inoltre, la contestazione del reato di associazione mafiosa è relativa ad una condotta ritenuta tuttora in atto, mentre i “precedenti penali e quello giudiziario recentissimo, del 2023, in materia di armi da cui Tavella risulta gravato, evidenziano come il precedente sia specifico”. Sull’adeguatezza della misura del carcere, una volta ritenuta la sussistenza delle esigenze cautelari il dettato del codice di procedura penale, prevedendo una presunzione “assoluta di adeguatezza della sola misura intramuraria, non lascia margini di scelta – sottolinea la Suprema Corte – in relazione al presidio cautelare da applicare”.

Secondo l’accusa sostenuta dalla Dda di Catanzaro con l’operazione Maestrale-Carthago, Fortunato Tavella sarebbe tra i capi promotori sia del “locale” di ‘ndrangheta di Mileto che della ‘ndrina di San Giovanni, mantenendo in alcuni periodi dei rapporti conflittuali con gli altri esponenti criminali del territorio. “In grado di dirigere il proprio gruppo familiare”, per la Dda avrebbe gestito i rapporti con le altre “famiglie” e gli altri gruppi criminali della zona, anche arrogandosi il diritto ad una sorte di prelazione mafiosa in caso di compravendita di terreni nella zona di sua competenza”, partecipando anche alla ripartizione delle estorsioni. Fortunato Tavella è il padre di Benito e Rocco Tavella, anche loro tra gli imputati dell’operazione Maestrale-Carthago.

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