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Esigenze cautelari venute e meno e, di conseguenza, revoca della misura in atto degli arresti domiciliari. È quanto disposto dalla Corte d’Appello di Catanzaro nei confronti di Sandro Ganino, 41 anni, di Acquaro, in accoglimento di un’istanza avanzata dagli avvocati Michelangelo Miceli e Leopoldo Marchese. Il 12 marzo scorso, Sandro Ganino ha concordato in appello la condanna a 6 anni e 6 mesi nel processo Rinascita Scott (10 anni e 6 mesi in primo grado). Ganino era accusato di concorso in rapina a mano armata, aggravata dalle finalità mafiose, ai danni della Banca di Credito cooperativo di San Calogero ubicata a San Nicolò di Ricadi. Considerato il tempo trascorso dall’esecuzione della misura cautelare in carcere dal 19 dicembre 2019 al 17 marzo 2020 e quella ai domiciliari (dal 17 marzo 2020 ad oggi), per la Corte d’appello – grazie anche all’ulteriore riduzione della pena per il beneficio della liberazione anticipata – la condanna per Ganino è prossima “all’essere sostanzialmente già scontata” e da qui la revoca degli arresti domiciliari.
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