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Continue richieste di denaro, una condanna definitiva, dieci anni, fa per estorsione nei confronti dei genitori e disturbi psichiatrici già diagnosticati. L’antefatto dell’omicidio di Bruno Di Cello, 30 anni, avvenuto ieri mattina a Lamezia Terme, per mano del proprio padre, Francesco Di Cello, 64 anni, è drammatico. Un contesto di disperazione che si protraeva da oltre un decennio.
La denuncia per estorsione e la condanna
I genitori avevano già denunciato il ragazzo per le sue continue e violente richieste di denaro. Ne era scaturito un processo che era terminato con la condanna per estorsione di Bruno Di Cello. In quel contesto erano emersi anche i problemi psichiatrici del giovane che da qualche anno, infatti, percepiva una piccola pensione di invalidità anche se le sue velleità erano quelle di diventare un fashion blogger e un modello.
Secondo quanto emerso, la vittima soffriva anche di ludopatia e le richieste di denaro, nonostante la condanna, non si sarebbero mai fermate, sempre più pressanti e minacciose. Una condizione che avrebbe portato alla depressione lo stesso padre. Continua a leggere su LaCNews24.it

