Vibo, il questore chiude per tre giorni il locale dove il 27 aprile scoppiò una rissa a colpi di sedie e bottiglie
La decisione di Ruperti adottata nell'ambito delle misure di pubblica sicurezza per la prevenzione. Nove le persone denunciate

Una rissa scoppiata nella notte del 27 aprile scorso nel cuore di Vibo Valentia ha spinto il Questore Rodolfo Ruperti a sospendere, per tre giorni, la licenza di un locale del centro dedito alla somministrazione di alimenti e bevande. Il provvedimento si inserisce nell’ambito delle misure di prevenzione previste dall’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
Secondo quanto ricostruito dagli uomini della Squadra Mobile, nel violento scontro sono rimasti coinvolti anche due minori. I ragazzi si sarebbero affrontati a colpi di calci, pugni e con l’uso di bottiglie di vetro e oggetti prelevati di proprietà del locale. L’attività investigativa ha consentito l’identificazione dei responsabili e la loro denuncia all’Autorità Giudiziaria.
Parallelamente, la Divisione Anticrimine ha approfondito le posizioni di diversi soggetti presenti sul posto. A seguito degli accertamenti, il Questore ha emesso nove avvisi orali e tre fogli di via obbligatori dal Comune di Vibo Valentia, con validità triennale, nei confronti di altrettanti soggetti coinvolti nell’episodio.
Un dettaglio non secondario: malgrado la violenza della rissa e la posizione del locale, situato in una delle vie più frequentate del centro cittadino, nessuno tra i presenti ha ritenuto opportuno allertare le Forze dell’Ordine.
Il senso dei provvedimenti – viene spiegato dalla Questura – è quello di tutelare la socialità, garantire la tranquillità pubblica e promuovere una movida sana e sicura. Da qui il rinnovato invito ai gestori di pubblici esercizi a collaborare: segnalare con tempestività eventuali situazioni di rischio, dentro o fuori dai locali, è un dovere civico e uno strumento essenziale per la sicurezza di tutti.