Spaccio di droga nel Vibonese: 6 condanne e 4 assoluzioni, ma le pene sono ridotte rispetto alle richieste
Sentenza del Tribunale collegiale per un’inchiesta che mirava a far luce su numerosi episodi di cessione di stupefacenti


Sei condanne e quattro assoluzioni. Questa la sentenza del Tribunale collegiale di Vibo Valentia (presidente Tiziana Macrì, giudici a latere Bertola e Maccarone) in un processo che vedeva al centro delle contestazioni lo spaccio di sostanze stupefacenti nel Vibonese (Tropea, Rombiolo, San Calogero, Zungri, Drapia, Spilinga, Filandari e Mileto) in particolare di marijuana e cocaina. I reati coprivano un arco temporale che va dal settembre 2017 all’aprile 2018, mentre l’inchiesta nasceva da un’attività di indagine sviluppata dai carabinieri della Compagnia di Tropea anche con l’ausilio di intercettazioni ambientali e telefoniche. Le richieste di condanna del pm erano state nove (per complessivi 56 anni e 8 mesi di reclusione).
Questa la sentenza del Tribunale di Vibo Valentia: condanna a 8 mesi e 1.376,00 euro di multa (oltre al pagamento delle spese processuali) per Antonio Zaccaro, 53 anni, di Tropea (avvocato Carmine Pandullo, il pm aveva chiesto la condanna a 7 anni); assoluzione perché il fatto non sussiste per Angelo Accorinti, 37 anni, di Zungri (difeso dall’avvocato Giuseppe Bagnato. Il pm aveva chiesto 8 anni e 6 mesi); assoluzione per Gaetano Zupo, 41 anni, di San Giovanni di Mileto (avvocati Francesco Muzzopappa ed Elisa Solano, chiesti dal pm 7 anni); 6 mesi e 15 giorni e.132,00 euro di multa (oltre al pagamento delle spese processuali) per Giuseppe Zinnà, 43 anni, di Calimera (frazione di San Calogero, difeso dall’avvocato Marco Talarico. Il pm aveva chiesto la condanna a 7 anni); 9 mesi e 1.548 euro di multa (oltre al pagamento delle spese processuali) per Riccardo Mancuso, 33 anni, di Rombiolo (avvocato Demetrio Procopio. La Procura aveva chiesto 6 anni e 6 mesi); 2 anni, 4 mesi e 15 giorni (oltre ad una multa di euro 6.964,00 e al pagamento delle spese processuali) per Antonio Monteleone, 33 anni, di Rombiolo (avvocato Giuseppe Artusa. Il pm aveva chiesto 6 anni e 8 mesi); 6 mesi e 1.032 euro di multa (oltre al pagamento delle spese processuali)per Giuseppe Guerrera, 30 anni, di Arzona di Filandari (avvocato Pamela Tassone, chiesti 6 anni); 6 mesi e 1.032 euro di multa (oltre al pagamento delle spese processuali) per Giuseppe Arena, 55 anni, di Rombiolo (avvocato Caterina Pugliese, chiesti 3 anni e 6 mesi); assoluzione perché il fatto non sussiste e per non aver commesso il fatto Gemmaica Valente, 56 anni, di Rombiolo (avvocato Sandro D’Agostino, chiesti 2 anni e 6 mesi); assoluzione perché il fatto non sussiste per Giuseppe Prostamo, 40 anni, di San Giovanni di Mileto (difeso dall’avvocato Giuseppe Grande. Assoluzione chiesta pure dal pm).
Assoluzioni per alcuni capi di imputazione (il fatto non sussiste) incassano anche Zaccaro, Zinnà, Mancuso, Guerrera, Monteleone e Arena. Per Angelo Accorinti, inoltre, la dichiarazioni di non luogo a procedere per una contestazione in quanto già giudicato con altra sentenza e per altro capo di imputazione in quanto estinto per prescrizione. Per altre contestazioni, il Tribunale ha infine dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di Giuseppe Zinnà e Riccardo Mancuso, mentre per Giuseppe Arena e Giuseppe Guerrera i giudici hanno disposto la sospensione condizionale della pena. Tra 90 giorni il deposito delle motivazioni della sentenza.
Da ricordare che Giuseppe Prostamo, alias “Ciopane”, si trova attualmente detenuto in quanto condannato in via definitiva a 17 anni e 6 mesi per l’omicidio e la soppressione del cadavere del 26enne di Scaliti di Filandari, Francesco Vangeli.
Per tale inchiesta antidroga, la Procura di Vibo aveva chiesto a suo tempo l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare, rigettata però dal gip per mancanza del requisito dell’attualità delle condotte rispetto alle richieste cautelari.