Rissa dell’Epifania a Serra, tornano in libertà i sette giovani accusati di estorsione e lesioni nei confronti del personale di un locale
In cinque era stati scarcerati dopo l’interrogatorio di garanzia. Altri due sono stati rimessi in libertà dal Riesame. Sono anche accusati di danneggiamento

Torna in libertà tutta la “banda” accusata di aver seminato il panico in un locale di Serra San Bruno durante le vacanze natalizie. In libertà Nazzareno Randò, classe ’96, Marco Randò, classe ’99. e Nazzareno Randò classe 2004, difesi dagli avvocati Guglielmo Lentini e Antonio Galati. Nazzareno Randò, classe ’96, e Marco Randò sono stati rimessi in libertà dopo l’interrogatorio davanti al gip di Vibo Valentia Vanessa Loffredo la quale aveva disposto la scarcerazione anche per Domenico Mazza, Giuseppe Tassone e Domenico Crispo. Per Nazzareno Randò era stata disposta dal giudice la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Oggi il Tribunale del Riesame ha accolto le ragioni della difesa e ha rimesso in libertà anche il 21enne. Tra le altre cose il Tdl ha scarcerato anche Bruno Vallelunga, difeso dagli avvocati Cosimo Tripodi e Vincenzo Farina (quest’ultimo sostituito in udienza dall’avvocato Salvatore Staiano).
Gli indagati, tutti di Serra San Bruno, sono accusati di estorsione perché, minacciando una mattanza, avrebbero vessato il socio direttivo di un’associazione culturale se costui non avesse consentito a Vallelunga e a tutta la “banda” di partecipare gratis agli eventi previsti per Capodanno e per l’Epifania 2025 in un locale. Sono inoltre accusati di lesioni personali perché, dopo essersi introdotti abusivamente nel locale, avrebbero preteso di entrare nella sala riservata Staff senza tessera e, spalleggiandosi a vicenda avrebbero permesso a Vallelunga e Crispo di picchiare un membro dello staff, tutti avrebbero colpito un barman e tutta la banda avrebbe colpito un impiegato della cucina.
Sono accusati anche di danneggiamento mentre il solo Vallelunga deve rispondere di due casi di minaccia.