martedì,Giugno 3 2025

Omicidio di Michele Vallelunga: il giovane di Serra ucciso da due killer a bordo di una jeep. Sabato si doveva sposare, ferito il cognato

La vittima raggiunta da una scarica di lupara caricata a pallettoni mentre percorreva una strada interpoderale di San Pietro di Caridà, nel Reggino

Omicidio di Michele Vallelunga: il giovane di Serra ucciso da due killer a bordo di una jeep. Sabato si doveva sposare, ferito il cognato
Michele Vallelunga

Nell’agguato nel quale, stamani a San Pietro di Caridà (Reggio Calabria), è stato ucciso Michele Vallelunga (27 anni), è rimasto ferito anche un suo cognato, fratello di Domenico Oppedisano, l’operaio agricolo ucciso l’8 aprile 2024. Salvatore Oppedisano, secondo quanto si è appreso, è rimasto ferito ma le sue condizioni non sarebbero gravi. A sparare, secondo una prima ricostruzione, sarebbero stati due uomini giunti sul luogo dell’agguato a bordo una jeep. Vallelonga avrebbe dovuto sposarsi sabato prossimo.

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Vallelunga, già noto alle forze dell’ordine per piccoli fatti, è stato raggiunto da una scarica di lupara caricata a pallettoni mentre percorreva una strada interpoderale in una zona montuosa in località Prateria. Il giovane era cognato di Domenico Oppedisano, un’operaio agricolo ucciso nella stessa località l’8 aprile 2024, anche lui a colpi di fucile caricato a pallettoni.

Le prime ricostruzioni

Il cognato della vittima, che ha riportato solo una lieve escoriazione al naso e non è stato raggiunto dai pallettoni, ha raccontato che insieme a Vallelunga sono saliti su un trattore per recarsi in un bosco a tagliare legna. Giunto in prossimità di una siepe ha notato due uomini con i volti coperti da passamontagna che sono usciti fuori ed hanno iniziato a sparare. Oppedisano è riuscito a gettarsi dal mezzo finendo in una scarpata, mentre per l’altro non c’è stato scampo. Raggiunto al torace ed alla testa dai pallettoni, l’uomo è morto sul colpo. Oppedisano è quindi riuscito a chiedere aiuto facendo intervenire le forze dell’ordine. Le indagini, coordinate dalla Procura di Palmi e condotte dai carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, puntano adesso a stabilire se entrambi fossero obiettivi dei sicari o se questi volessero uccidere uno dei due in particolare. Al momento è stato escluso che vi sia un sospettato.

Quattro omicidi in tre anni

Con quello di oggi sono 4 i delitti consumati nella zona in tre anni. Il 10 settembre 2022 a cadere sotto i colpi di sicari era stato Alessandro Morfei, di 30 anni, ucciso a colpi di lupara mentre lavorava la terra su un trattore nelle campagne di Dinami, comune del Vibonese situato a pochi chilometri da San Pietro di Caridà, mentre il 14 novembre dello scorso anno, a San Pietro di Caridà, era stato assassinato Stefano Cirillo, di 21 anni, ucciso a colpi di pistola, uno dei quali lo aveva raggiunto alla testa.

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