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Modifiche territoriali a Polia e Francavilla, il Tar dà ragione al Comune di Filadelfia

Al referendum consultivo potranno però partecipare solo gli abitanti delle contrade interessate ai cambiamenti dei confini

Modifiche territoriali a Polia e Francavilla, il Tar dà ragione al Comune di Filadelfia

Resta valida la delibera del Consiglio comunale di Filadelfia numero 10 del 22 maggio 2023 avente ad oggetto l’avvio della procedura di modifica dei confini territoriali Comuni di Filadelfia – Polia – Francavilla Angitola e di tutti gli elaborati ad essa allegati.

Resta altresì valida la deliberazione del Consiglio Regionale della Calabria numero 270 del 12 marzo 2024 avente ad oggetto: Effettuazione del referendum consultivo obbligatorio sulla proposta di legge n. 230/12 di iniziativa dei consiglieri regionali F. De Nisi e G. Graziano recante: “Modifica dei confini territoriali dei Comuni di Filadelfia, Francavilla Angitola e Polia della provincia di Vibo Valentia”. E’ quanto deciso dal Tar di Catanzaro con due distinte sentenze con le quali ha rigettato i ricorsi dei Comuni di Polia e Francavilla Angitola contro il Comune di Filadelfia e nei confronti del Comitato “Io Abito A Filadeflia” e della Regione Calabria.


La vicenda nasce da una richiesta del Comitato denominato Io abito a Filadefia”, in merito alla rideterminazione dei termini di confine dei territori ricadenti nei Comuni di Filadelfia, Francavilla Angitola e Polia. Il sindaco del Comune di Filadelfia aveva invitato gli altri sindaci a partecipare ad un incontro per confrontarsi sul tema da tenersi nel periodo compreso tra il 13 e il 22 marzo dell’anno 2023.

In assenza di tale incontro, il Consiglio comunale di Filadelfia, senza dar corso ad un confronto con i Comuni limitrofi, aveva adottato la deliberazione impugnata dai Comuni di Polia e Francavilla Angitola relativa all’avvio del procedimento, ai sensi dell’articolo 133 della Costituzione e della Legge Regionale numero 13 del 1983, recante le “Norme di attuazione dello Statuto per l’iniziativa legislativa popolare e per i referendum”. Per quanto riguarda il Comune di Polia, l’area oggetto di trasferimento è ricompresa nelle località di Piano del Bosco, Fellà e Pantani. Per Francavilla Angitola, invece,l’area interessata dal trasferimento ricade nella località Fria con una porzione di territorio ricompresa in numerose particelle.

La decisione del Tar e il referendum

La sala del Consiglio regionale

Il Tar ricorda in sentenza che il Consiglio Regionale della Calabria, con la deliberazione numero 270 del 12 marzo 2024 ha disposto, in accoglimento della richiesta del Comune di Filadelfia, l’indizione del referendum consultivo obbligatorio sulla proposta di legge n. 230/12 di iniziativa di alcuni consiglieri regionali (De Nisi e Graziano) recante: Modifica dei confini territoriali dei Comuni di Filadelfia, Francavilla Angitola e Polia della provincia di Vibo Valentia”. Per i giudici amministrativi si tratta di “circostanze sopravvenute che hanno determinato il venir meno delle ragioni fondanti i motivi di impugnativa della deliberazione del Consiglio comunale di Filadelfia numero 10 del 22 maggio 2023”.


Il Tar, interpretando alcune sentenze della Corte Costituzionale in materia e la legge regionale sull’istituzione di nuovi Comuni e sui mutamenti delle circoscrizioni e delle denominazioni comunali, ha però chiarito un punto importante in materia di referendum consultivo: dovranno essere chiamati a votare (ed esprimere la loro preferenza all’annessione o meno al Comune di Filadelfia) unicamente i residenti delle contrade Fria di Francavilla Angitola e delle località Piano del Bosco, Fellà e Pantani di Polia. Non tutti gli abitanti dei Comui di Filadelfia, Francavilla Angitola e Polia, dunque, ma solo i diretti interessati che hanno una casa e la residenza in tali località attualmente ricadenti nei territori comunali di Francavilla e Polia poiché unicamente loro hanno “un interesse qualificato alla variazione territoriale che riguarda solo una determinata parte della popolazione”.

Il territorio e l’integrazione effettiva con Filadelfia

Il Municipio di Filadelfia

Il Tar ricorda poi che nella vicenda è stata rappresentata “una concreta, attuale ed effettiva integrazione della popolazione residente nelle contrade interessate dal referendum con il Comune di Filadelfia”, attraverso la fruizione dei servizi sanitari e del medico di base nel Comune di Filadelfia”. Quanto agli abitanti di Piano Bosco, Fellà e Pantani, nel comune di Polia, il Tar spiega che i residenti di tali contrade si trovano a notevole distanza dal capoluogo comunale (Polia) e già fruiscono dei servizi scuolabus del Comune di Filadelfia, fruizione che consente loro di recarsi agli istituti scolastici del medesimo Comune.
Tutto ciò consente a tali residenti “di mantenere contatti e frequentazioni sociali, civili e culturali con centri di aggregazione – quali le parrocchie – del Comune di Filadelfia”. Con il Comune di Polia sarebbero invece “assenti specifici legami, tranne quelli meramente amministrativi”.

Riguardo la contrada Fria, attualmente nel territorio comunale di Francavilla Angitola, il Tar sottolinea l’esistenza “di un contesto urbanistico ed orografico in cui detta località si incunea nel centro abitato del comune di Filadelfia e ha registrato negli anni un consistente incremento di insediamenti abitativi di residenti trasferitisi da Filadelfia”. E proprio al territorio comunale di Filadelfia, secondo il Tar, la contrada Fria, è da ritenersi “socialmente economicamente omogenea, pur essendo amministrativamente inquadrata in altro Comune, quello di Francavilla Angitola, rispetto al quale risulterebbe distante numerosi chilometri e non interessata da servizi pubblici e di trasporto verso il centro del paese”.

In conclusione, si tratta per il Tar di “circostanze concrete e specifiche che valgono ad integrare i parametri di cui alla disposizione della legge regionale in quanto idonee a dimostrare che le contrade interessate dalle modifiche territoriali contestate presentano, di fatto, una conurbazione con il comune di Filadelfia sotto il profilo della dotazione infrastrutturale e delle funzioni territoriali; parimenti risultano popolate da una comunità che è già integrata con la comunità del Comune di Filadelfia, tanto da poterla collocare territorialmente ad una comune appartenenza e in un comune territorio”. Elementi che unitamente alla “eccentricità dei luoghi rispetto al capoluogo dei Comuni di attuale rispettiva appartenenza, rendono solo queste comunità, e non anche tutti gli abitanti dei Comuni interessati dalle modifiche, titolari di un interesse concreto a partecipare alla consultazione referendaria”.

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