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All’Ospedale di Tropea vietato l’utilizzo dell’acqua «per usi umani»: l’Arpacal riscontra parametri non conformi e scatta l’ordinanza comunale

I prelievi effettuati nei pressi della struttura sanitaria il 10 giugno confermano la non potabilità ma anche l'impossibilità di utilizzarla per lavare le apparecchiature sanitarie

All’Ospedale di Tropea vietato l’utilizzo dell’acqua «per usi umani»: l’Arpacal riscontra parametri non conformi e scatta l’ordinanza comunale

La Commissione straordinaria del Comune di Tropea ha emesso ieri l’ordinanza che vieta l’utilizzo dell’acqua «per scopi potabili e per il consumo umano» al presidio ospedaliero. La misura, di carattere cautelativo si legge nel documento, è stata adottata «a seguito di esiti sfavorevoli delle analisi effettuate su campioni d’acqua destinati al consumo umano» e sulla nota emessa dall’Asp – Servizio igiene alimenti e nutrizione n° 37048 del 12/06/2025» che ha fatto seguito ai prelievi di campioni d’acqua, eseguiti dal personale ispettivo dell’Asp il 10 giugno. «L’esito delle analisi condotte dal laboratorio dell’ArpaCal – è stato specificato nell’ordinanza -, ha spinto l’Asp a proporre con urgenza il divieto per la tutela della salute pubblica». Una situazione che purtroppo si ripete ciclicamente al presidio ospedaliero dove la commistione della rete idrica e fognaria, unita a tubazioni obsolete, è ben nota da anni e insoluta. L’ordinanza emessa vieta quinti l’utilizzo della risorsa idrica per:

  • Uso potabile;
  • Uso alimentare, inclusi il lavaggio e la preparazione degli alimenti;
  • Igiene della persona;
  • Igiene orale;
  • Lavaggio di oggetti per l’infanzia;
  • Lavaggio di stoviglie o utensili da cucina;
  • Lavaggio di apparecchiature sanitarie.

La decisione è stata presa «in virtù dell’esigenza di garantire le condizioni di sicurezza igienico-sanitarie, in attesa dell’attuazione degli interventi necessari per il ripristino della qualità dell’acqua». Inoltre, l’ordinanza specifica come «il presidio ospedaliero di Tropea è obbligato ad agire senza indugio per ripristinare la potabilità». Il documento firmato dai commissari straordinari Vito Turco, Roberto Micucci e Antonio Calenda, preventivamente trasmesso alla Prefettura di Vibo Valentia e notificato anche al direttore sanitario del presidio ospedaliero di Vibo Valentia e alla direzione sanitaria del presidio ospedaliero di Tropea è stato trasmesso anche al direttore sanitario e amministrativo aziendale dell’Asp di Vibo Valentia, dl dipartimento Prevenzione dell’Asp, alla Regione Calabria – dipartimento Tutela della salute, al Comando di Polizia municipale, al Comando stazione carabinieri di Tropea, il Posto fisso della Polizia di Tropea e la Tenenza della Guardia di finanza di Tropea. «In caso di non ottemperanza – è stato specificato nell’ordinanza dai commissari -, è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa fino a 500 euro».

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