Tropea, il restauro di Palazzo Giffone da 5,6 milioni entra nel vivo: arriva l’incarico esterno per il supporto al Rup
Le attività di progettazione dovranno concludersi entro fine anno, mentre i lavori entro il giugno 2029. Per rispettare i tempi stringenti è stato adottato un appalto integrato

Il Comune di Tropea ha affidato l’incarico di supporto al Responsabile unico del progetto (RUP) per i lavori di valorizzazione di Palazzo Giffone, sito in largo Padre di Netta, nel cuore del centro storico della cittadina, all’ingegnere Pasquale Lagadari per circa 34mila euro. Questo intervento, dal valore complessivo di 5.627.909,00 euro, è finanziato tramite i fondi FSC 2021-2027 assegnati dalla Regione Calabria. Il progetto “Acquisizione al patrimonio pubblico e valorizzazione palazzo Giffone” mira a restituire alla comunità e ai visitatori uno dei gioielli architettonici di Tropea del ‘700. La convenzione che regola il finanziamento è stata stipulata il 14 gennaio di quest’anno tra il Comune e la Regione Calabria – dipartimento “Sviluppo economico”, Settore n. 6 “Beni culturali e rigenerazioni dei piccoli centri e dei Parchi archeologici”.
Le attività di progettazione, aggiudicazione, esecuzione, collaudo e rendicontazione dovranno essere completate entro il 31 giugno 2029. Considerata la complessità dell’intervento e la necessità di rispettare tempi stringenti, il Comune ha deciso di procedere con l’affidamento di un appalto integrato per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori, basandosi sul progetto di fattibilità tecnica ed economica. «A causa della carenza di personale tecnico e delle difficoltà nel rispettare le scadenze – si legge nella determina del Comune di Tropea -, si è resa indispensabile la nomina di un tecnico esterno di comprovata esperienza per affiancare il RUP».
«Siamo in una fase di recupero dell’immobile – ci ha fatto sapere l’ingegnere Lagadari -, che prevede la messa in sicurezza della struttura da utilizzare, una volta completata e restituita alla comunità, per mostre, eventi e sale riunioni». Una boccata di puro ossigeno per Tropea che non dispone di locali pubblici idonei da poter sfruttare in tal senso. «Ora inizieremo con tutta una serie di attività preliminari – ha aggiunto Lagadari -, si redigerà poi il progetto di fattibilità tecnico-economica, entro fine anno, propedeutico all’indizione della gara d’appalto per l’esecuzione materiale dei lavori di recupero del palazzo nobiliare».
Su quanto si andrà a realizzare è intervenuto anche il capo dell’Ufficio tecnico comunale, l’architetto Francesco Gerace: «La destinazione di palazzo Giffone è per il settore sociale, più precisamente per l’allestimento di salme mostre e convegnistica, compatibilmente con la disponibilità planimetrica distributiva, cioè con i vincoli strutturali presenti all’interno. Io, così come la terna commissariale e quanti lavorano al Comune di Tropea, sono proiettato a 360 gradi verso la comunità per mettere mano alle situazioni più critiche, complesse e datate e risolverle a beneficio della comunità tutta. Se a livello strutturale, tornando a palazzo Giffone, non c’è consentito per limiti strutturali realizzare quanto abbiamo intenzione di fare, adatteremo il progetto allo spazio che possiede la struttura». In riferimento poi alla riqualificazione esterna di largo Padre di Netta, anni addietro spazio incluso nei lavori di ristrutturazione del palazzo, Gerace ha poi precisato: «La certezza d’intervento è il palazzo, che va messo in sicurezza statica. Poi, con latro progetto, si procederà alle sue parti esterne».