Nicotera, Libera dedica una targa a Stefano Piperno e alle vittime innocenti in attesa di verità e giustizia
Il giovane educatore è stato ucciso il 19 giugno 2018, il corpo trovato carbonizzato. Alla cerimonia di stamattina anche il sindaco Marasco: «Ci impegniamo a tenere vivo il suo ricordo»

Una via dedicata fittiziamente alle vittime di mafie che ancora aspettano verità e giustizia. È la simbolica iniziativa di Libera che si è svolta questa mattina a Nicotera, nell’ambito della campagna nazionale itinerante “Fame di verità e giustizia” che l’associazione ha lanciato in occasione dei 30 anni dalla sua fondazione. A Nicotera la targa è stata inaugurata nel piazzale antistante la chiesa di San Francesco di Paola, dove poco prima si è tenuta una messa in memoria di Stefano Piperno, il giovane insegnante nicoterese ucciso il 19 giugno del 2018. Il corpo fu trovato carbonizzato all’interno della sua auto in una zona di campagna.
All’inaugurazione della targa erano presenti alcuni rappresentanti di Libera Vibo Valentia, i genitori di Stefano Piperno e il sindaco di Nicotera, Giuseppe Marasco. Proprio quest’ultimo è voluto intervenire nel corso della cerimonia «con la consapevolezza di aver interpretato i sentimenti e il pensiero dell’intera cittadinanza nicoterese, che non ha mai dimenticato Stefano e continua a custodirne il ricordo con affetto e rispetto».
«Sono passati sette anni, ma la sua memoria è più viva che mai – ha detto il primo cittadino -. Perché Stefano, con la sua umiltà, il suo sorriso, la sua dedizione silenziosa, ha lasciato un segno profondo in tutti noi. Come sindaco, ma prima ancora come cittadino di questa comunità, sento oggi il dovere e l’onore di ricordarlo, a nome di tutti. Stefano era un educatore nel progetto Sprar di Nicotera, dove accoglieva giovani africani arrivati in Italia dopo viaggi duri e dolorosi. Ma per lui non era solo un lavoro. Era una vocazione, una scelta di umanità. Sapeva guardare oltre le apparenze, oltre le difficoltà. Sapeva accogliere davvero, senza pregiudizi, con autenticità. Il suo impegno era un seme di speranza in un contesto spesso segnato dalla sfiducia. Ed è proprio per questo che la sua morte ha colpito così duramente: perché si è spenta una luce che illuminava silenziosamente la nostra comunità. In questi anni, però, non siamo stati soli».
Marasco ha poi voluto ringraziare Libera per il suo impegno nel territorio: «Con il suo lavoro capillare, Libera fa sì che nessuna vittima di mafia, di soprusi, di violenza venga dimenticata. E anche nel caso di Stefano, non ha mai fatto mancare il suo sostegno, la sua vicinanza concreta, la sua voce al fianco di chi ha subito un’ingiustizia. A loro va la nostra gratitudine. Perché ogni volta che una famiglia viene accompagnata nel dolore, ogni volta che un nome viene pronunciato con rispetto, si compie un atto di giustizia, si tiene viva la verità».
Quindi l’impegno, nel ricordo del giovane Piperno: «Come amministrazione comunale e come comunità, ci impegniamo a non dimenticare. A custodire la memoria di Stefano, a proteggerla, a trasmetterla. Perché la sua storia appartiene a tutti noi. E perché la giustizia, quella vera, cammina anche sulle gambe della memoria».