Le accuse al primario di Oculistica arrestato a Catanzaro: 500 euro per saltare le liste d’attesa e whatsapp al posto del Cup
Dopo la visita privata con Vincenzo Scorcia e il pagamento delle somme di denaro, i pazienti venivano contattati direttamente dall’ospedale per interventi di cataratta e distacco della retina. Dodici gli indagati, ai domiciliari anche la segretaria del medico

C’era un tariffario e due chat di messaggistica istantanea per gestire al meglio il passaggio dei pazienti dallo studio privato al reparto di oculistica dell’azienda ospedaliera universitaria di Catanzaro. È lo stesso gip, Chiara Esposito, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, a definirlo il “sistema Scorcia”, il primario del reparto di oculistica finito agli arresti domiciliari insieme alla segretaria dello studio privato, Maria Battaglia ritenuta longa manus del medico nell’organizzazione degli interventi chirurgici. Sarebbe stata lei a curare il transito dei pazienti dal privato al pubblico, i nominativi comunicati dallo studio al reparto di oculistica attraverso chat di WhatsApp per l’inserimento nelle agende di prenotazione e poi nelle liste operatorie dell’ospedale senza transitare per il cup e senza il pagamento del ticket ospedaliero.
L’esistenza dei gruppi di messaggistica istantanea è emersa dopo l’acquisizione dei dispositivi telefonici da parte delle fiamme gialle che hanno eseguito le perquisizioni nel giugno del 2023. “Distacchi”, così si chiamava la prima a cui partecipava la segretaria e i medici dell’equipe del reparto di oculistica, e poi la seconda “Gruppo interventi”.
Attraverso questo canale sarebbero stati trasmessi i nominativi dei pazienti da sottoporre ad intervento chirurgico “saltando la fila” e dietro corresponsione di somme di denaro.
Secondo il tariffario in uso nello studio privato, 300 euro per un intervento di cataratta e 500 euro per un distacco di retina o un trapianto di tessuto corneale. Per chi indaga, il modus operandi era ben definito e collaudato nel tempo, il paziente sarebbe arrivato allo studio privato su sua iniziativa o perché inviato da un altro medico, qui Scorcia gli avrebbe prospettato la necessità di un intervento chirurgico urgente per poi passare alla segreteria per l’incasso delle somme. Continua a leggere su LaC News24
- Tags
- Catanzaro