«A Ricadi l’accesso al mare è un disastro»: l’affondo del capogruppo di minoranza Pasquale Mobrici
Una pozza maleodorante e una ringhiera in parte assente e corrosa per delimitare il canalone accolgono da anni i turisti a Santa Maria: «È indecente»


Pasquale Mobrici, capogruppo dell’opposizione nel Consiglio comunale di Ricadi, torna a denunciare con forza le «gravi condizioni degli accessi al mare e la persistenza in spiaggia di scarichi inquinanti», focalizzando l’attenzione sulla località di Santa Maria. Le segnalazioni raccolte dall’opposizione «dipingono un quadro di degrado e incuria che – secondo Mobrici – è indecente e indegno di un paese civile». Il centro delle critiche è un «accesso al mare che presenta una ringhiera corrosa, instabile e arrugginita, la quale, in alcuni tratti, è completamente assente. Questa situazione espone a serio rischio di caduta bambini e persone con difficoltà motorie, che potrebbero precipitare nel fosso adiacente».
Le problematiche segnalate non si fermano qui: «Prima di raggiungere la ridotta porzione di spiaggia, si incontrano massi di cemento malfermi e un dislivello di circa un metro, rendendo il transito estremamente difficoltoso e pericoloso». Mobrici riconosce che «l’erosione costiera ha aggravato il problema», ma sottolinea come la situazione di degrado di questo accesso al mare «perduri da anni, senza che siano stati adottati interventi risolutivi».
A completare il preoccupante scenario, si aggiunge poi «lo sversamento continuo di acque maleodoranti e putride direttamente in spiaggia, che formano una vera e propria pozza verdastra. Questo scarico, già segnalato circa una decina di giorni fa attraverso un video diventato virale sui social, non ha ancora visto alcun provvedimento da parte del sindaco di Ricadi, Nicola Tripodi». Il capo dell’opposizione non risparmia critiche all’amministrazione comunale, accusando lo stesso primo cittadino di essere «molto occupato a creare un’aiuola a margine strada», con il personale impegnato per giorni nella sistemazione della scritta a caratteri cubitali “San Nicolò”, nei pressi del cimitero». Una scritta che, a detta di Mobrici, «risponderà a precise logiche di marketing turistico, ma che certamente non allevia le gravi criticità che rimangono purtroppo la cartolina che i turisti faranno vedere nel mondo». La denuncia di Pasquale Mobrici mette in luce la necessità di interventi urgenti e concreti per ripristinare sia la sicurezza che la dignità degli accessi al mare, elementi fondamentali per una località che vive di turismo, e per «porre fine agli scarichi inquinanti che deturpano il litorale ricadese».