Laboratori di analisi in tilt nel Vibonese, ormai siamo oltre l’emergenza. Ma Piscitelli: «Stavolta abbiamo risolto, questione di ore»
Da circa due settimane per le strutture pubbliche è impossibile produrre e consegnare referti a causa di un grave guasto al server centrale. I privati fanno affari d'oro e l'esasperazione dei cittadini cresce

«I tecnici sono al lavoro per inserire i dati nel nuovo server, da ieri sono iniziate le operazioni di migrazione poi il servizio tornerà a regime», assicura il commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia Vittorio Piscitelli che ostenta sicurezza: «Questa volta non ci saranno nuovi intoppi».
Ormai nel Vibonese i disagi legati all’impossibilità per i laboratori pubblici di analisi cliniche sono oltre l’emergenza. Da circa due settimane è tutto bloccato a causa del server centrale andato in tilt: impossibile stilare i referti, impossibile consegnare i risultati. Per le urgenze si è tornati a carta e penna. Ma solo per le urgenze, e per il Pronto soccorso. In altre parole per chi rischia la vita. Per tutti gli altri ci sono cartelli affissi all’ingresso dei laboratori che, insintesi, avvertono di riprovare. Magari domani. Ma è un domani che non arriva mai. Una settimana fa, contattato telefonicamente, Piscitelli aveva annunciato la riparazione del guasto attraverso l’installazione di un gruppo di continuità che avrebbe dovuto proteggere il server dai continui distacchi di corrente. Ma i fatti sono stati più ostinati. E i disagi continuano, con gli utenti sempre più inviperiti, tra chi è costretto suo malgrado a ricorrere alle strutture private e chi non se lo può permettere.
Ma adesso, rimarca il commissario, dovrebbe essere davvero una questione di ore. Intanto la protesta si fa sempre più drammatica. Ci sono i malati cronici, gli anziani sotto controllo, le attività di screening antitumorale, persino le donne incinte: nessuno riesce ad ottenre risposte.
Una signora all’ottavo mese di gravidanza si sfoga sui social: «Mi hanno perso il referto e alla fine sono stata costretta ad andare a Catanzaro dove ho ripetuto le analisi». Non è l’unica a indignarsi: «Mia mamma ha fatto le analisi a metà giugno e ancora oggi non mi hanno dato il risultato», commenta un’altra utente. Molti hanno invocato l’intervento del presidente delle Regione e commissario ad acta della sanità Roberto Occhiuto: «Cosa aspetta il governatore a intervenire?», sbotta una cittadina che aggiunge: «Ancora oggi i sistemi non sono stati ripristinati, il personale stesso, mortificato, ti indirizza ai centri convenzionati, è una vergogna».
Una protesta giunta anche al primo piano dell’Asp: «So bene dei disagi che sta subendo l’utenza – sottolinea Piscitelli – e stiamo cercando di risolverli. Domenica ho ricevuto la comunicazione da parte dell’azienda incaricata che mi ha informato dell’avvio dell’intervento di migrazione dei dati. Per fortuna il guasto non ha cancellato i dati del server, altrimenti le operazioni di ripristino sarebbero state più complicate».
Poi, in merito ai disservizi che si sono verificati anche all‘ospedale di Serra e Tropea, aggiunge: «I due nosocomi erano addirittura privi di una piattaforma digitale che noi abbiamo provveduto ad installare».
E intanto una volta ripristinato il servizio bisognerà recuperare il tempo perso. Due settimane di mancati referti metteranno a dura prova il personale.